“Altro passo in avanti nella garanzia di un lavoro di qualità, che si svolga cioè nel rispetto dell’uguaglianza tra uomini e donne. In Conferenza Unificata è stato valorizzato il ruolo delle consigliere e dei consiglieri di parità nelle Regioni. Si tratta di figure competenti ed esperte, che offrono supporto gratuito ai cittadini e vigilano sul rispetto del principio di non discriminazione nell’accesso e sul lavoro. Pubblici ufficiali con compiti sfidanti e che necessitano di risorse adeguate all’obiettivo che perseguono”.
Lo riferisce il Sottosegretario per il Lavoro e le Politiche Sociali Claudio Cominardi, che dal
Ministro Luigi Di Maio ha ricevuto anche la delega alle Pari Opportunità. La Conferenza
Unificata ha infatti deciso di innalzare l’indennità mensile spettante alle consigliere e ai
consiglieri di parità regionali.
Il nuovo accordo prevede che l’importo sia compreso tra un massimo di 780 ed un minimo di 390 euro lordi per gli effettivi, e tra 390 e 195 per i supplenti. Nel 2017 e nel 2018 i minimi erano fissati a 90 euro lordi per gli effettivi e a 45 euro lordi per i supplenti, con la possibilità per le Regioni di aumentare questi importi fino al massimo di un quintuplo.
Invariata, invece, l’indennità di base dei consiglieri di parità di Province e Città Metropolitane (68 e 34 euro lordi rispettivamente per gli effettivi e i supplenti, con la possibilità per l’ente di quintuplicare gli importi).
“Il Ministero del Lavoro – afferma Cominardi – confida nella sensibilità di ciascun ente
territoriale nel voler potenziare, nella più ampia misura possibile, la funzione dei consiglieri
di parità nell’ottica di una tutela piena ed effettiva dei principi fondamentali dei nostri
cittadini”.