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La rivoluzione. Come il World Wide Web ci ha cambiati in 30 anni

| 12 Marzo 2019 | ATTUALITÀ

Era esattamente il 12 marzo 1989 quando l’allora trentaquattrenne fisico britannico Tim Berners Lee presentò un documento che avrebbe cambiato la storia di tutto il mondo. L’ “Information Management: a proposal” aveva l’obiettivo di rendere più facile la distribuzione dei dati tra gli uomini di scienza, ovvero tra coloro che lavoravano al Cern di Ginevra. Ma quella proposta non rimase soltanto tale. Anzi, fu l’inizio della rivoluzione perché da quella intuizione si posero le basi teoriche della rete, del World Wide Web. Un’intuizione che ha cambiato la vita di tutti.

A trent’anni dalla pubblicazione di quel saggio, la rete ha rivoluzionato completamente i nostri stili di vita. Trent’anni fa era impensabile leggere un giornale online, conoscere nuova gente sui social network o fare un colloquio di lavoro via Skype. Tutto è diventato tremendamente più vicino. Anche i più fervidi conservatori e tradizionalisti di primo livello si sono dovuti arrendere ai cambiamenti repentini che il www ha portato nelle vite di tutti. E in 30 anni tutto, o quasi, è davvero cambiato.

Come ci ha cambiati il World Wide Web

Pensiamo alla comunicazione, all’ascolto della musica, alla visione dei film, al lavoro. Tanti settori della nostra vita, ma ovviamente non tutti, si sono modificati a vantaggio ad esempio di una comunicazione sempre più smart, alle canzoni ascoltabili online o in download, ai film visibili in streaming o alle nuove tipologie di lavoro.

Insomma, quello che è cambiato siamo essenzialmente noi uomini. Sebbene i millenials non siano pienamente consapevoli di questo cambiamento perché già nati con le chat, con i social o con le partite di calcio in streaming, già chi è nato negli anni ’80-’90 sente sulla propria pelle il cambiamento. Dalle macchine da scrivere alle lettere con il francobollo si è passati alle tastiere touch e alle email, dalle dichiarazioni d’amore vis-à-vis agli sms fino ai whatsapp.

Vi immaginate tre ore, un giorno o un mese senza Internet? Impensabile. Semplicemente perché è impensabile ad esempio non controllare la posta elettronica almeno una volta al giorno o non accedere a Facebook almeno 3-4 volte in 24 ore. Ecco perché il World Wide Web ha cambiato l’uomo, totalmente. Ed è un cambiamento senza possibilità di ritorno! Anzi, la maggiore sfida dell’uomo odierno non è tanto accettare e utilizzare le nuove tecnologie, quanto anticipare i tempi e prevenire le sfide future.

La democratizzazione del www

L’aspetto più curioso e se vogliamo rivoluzionario del www è che con il passare del tempo c’è stata una sorta di democratizzazione di Internet. Tutti, o almeno la maggior parte delle persone, hanno accesso alla rete, hanno in casa almeno un pc o uno smartphone da cui accedervi. Qualsiasi sia l’occupazione lavorativa, il livello di istruzione, l’età, il sesso o la cultura, da est a ovest, da nord a sud, azienda o singolo che sia, si ha almeno uno smartphone con un accesso alla rete, un account email o si legge qualunque cosa online. Inoltre questo processo di democratizzazione ha fornito a molti degli strumenti necessari per comunicare o esprimere pareri. Prima del www si esprimeva il proprio giudizio su un argomento dinanzi alla propria famiglia o agli amici. Oggi, invece, è possibile farlo con un post su Twitter o sul blog personale!

In questo processo di comunicazione h24 chi ha trovato vantaggio sono sicuramente le compagnie telefoniche che, ancora oggi, fanno a gara con le promozioni migliori, con giga o accesso ai social illimitati. Ma non solo…Pensiamo ai tanti giornali online, ai negozi non fisici o ai professionisti del digitale che, senza il www, non potrebbero esistere!

In secondo luogo, l’intuizione di 30 anni fa ha favorito anche un avvicinamento dei più anziani e dei meno smart alla rete. Questo avvicinamento a volte è volontario, altre volte però è obbligatorio! In questo secondo caso, ad esempio, pensiamo alle iscrizioni a corsi che devono avvenire obbligatoriamente online o a particolari servizi attivabili solo in rete! In questo caso quindi la regola è solo una: adeguarsi al cambiamento altrimenti si è esclusi.

Sicuramente, però, è sotto gli occhi di tutti il fatto che l’avvicinamento alla rete sia dovuto ad una sempre maggiore semplificazione nell’utilizzo di pc o smartphone. Oggi tutto è immediato. In altre parole, non servono una Laurea o spiccate doti di informatica per iniziare una conversazione su Facebook o inviare una foto in allegato in un gruppo chat. Sicuramente, però, questa semplicità è una caratteristica odierna. Non sempre è stato così. Trent’anni fa tutto era più complicato e soprattutto solo alcuni (principalmente scienziati o studiosi) potevano avere accesso a Internet. Dunque, il World Wide Web ci ha cambiati e continuerà a farlo. Senza possibilità di ritorno.

TAG: 30 anni di Internet, Cern di Ginevra, democratizzazione di Internet, digitale, informatica, smart, social network, Tim Berners Lee, World Wide Web, www
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