A spuntarla è la squadra di Marcelo Gallardo che trionfa, portando in patria la sua seconda Copa Libertadores da allenatore.
Il Boca sblocca la gara, grazie al gol di Dario Benedetto nel finale del primo tempo. Il River reagisce nel secondo tempo e al 68° riesce a mettere le cose a posto grazie al gol dell’ex Genoa Lucas Pratto. Nonostante il Forcing dei Biancorossi il match và ai supplementari in virtù del 2-2 dell’andata al Bombonera. Dopo neanche 2 minuti dal fischio d’inizio del primo tempo supplementare, Wilmar Barrios fa un entrata kamikaze sul centrocampista del River Exequiel Palacios, ed essendo già ammonito, lascia il Boca in 10 contro 11. I Los Millonarios capiscono che il Boca ha accusato il colpo e che quello è il momento giusto per vincere la gara. Al posto dello stanco Palacios subentra una giovane punta, con una cartellino che vale già 20 milioni, il diciottenne Julian Alvarez. Al 109° minuto Juan Quintero si inventa il gol della serata, l’ex Pescara punta il difesore del Boca e con un sinistro micidiale che scheggia la traversa, batte l’incolpevole Esteban Andrada. Il Boca si trova sotto e prova in tutti i modi di pareggiarla con il portiere degli Xeneizes che fa quasi l’attaccante aggiunto per tutto il secondo tempo supplementare. Al 120° la più grande occasione per pareggiarla capita sui piedi di un difensore, subentrato nel primo tempo supplementare, Leonardo Jara che calcia al volo di destro ma con deviazione la palla colpice il palo. Dal corner che ne scaturisce il River allontana l’ultimo assalto del Boca e parte in contropiede grazie a una magia di Quintero che lancia in porta Martinez. L’esterno ex Huracan parte in velocità come un fulmine e nonostante i 120 minuti nelle gambe percorre quasi l’intero campo del Santiago Bernabeu portando la palla in rete e regalando così la Copa Libertadores al River Plate per la quarta volta nella sua storia.