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Settembre. Bilanci e non solo

| 7 Settembre 2017 | ATTUALITÀ

Settembre, l’estate “si avvia alla fine”. Le virgolette sono d’obbligo perché per i meteorologi col 1° settembre comincia l’autunno, quindi l’estate è finita da un po’ di giorni; ci avevano abituati al dato astronomico del 22 settembre, ma evidentemente questo non è più importante ai fini dell’informazione. L’uso delle virgolette si è poi reso ancor più necessario poiché, stando ai dati forniti dai soliti meteo catastrofisti che pullulano sul web ma anche su diverse testate televisive a diffusione nazionale, l’estate è finita col primo acquazzone di agosto, che ha riguardato il nord in generale, meteo catastrofisti che poi altri non sono che gli stessi imbecilli secondo i quali l’anno scorso l’estate era finita cogli acquazzoni di fine luglio.

Tempo di bilanci per questa estate 2017. Un’estate che sarà ricordata come l’estate più calda nonché l’estate degli incendi e del devastamento del nostro patrimonio ambientale.

Che sia stata un’estate siccitosa non è una novità, purtuttavia c’è chi si ostina a ripetere che l’ultima estate è stata più torrida di quella del 2003 oppure che è stata l’estate più torrida dal 1800 in poi. A parte questo ritornello che ci ripetono puntualmente ogni anno, resta comunque curioso quello che annunciava il Servizio Meteorologico del Regno Unito ad inzio anno: “2017 fresco, ma biennio 2018-2020 caldissimo”. E ancora: “Passato questo inverno, secondo il Servizio Meteorologico del Regno Unito (Met Office) il 2017 sarà un altro anno caldo o mite, ma sicuramente non come lo sono stati il 2014, il 2015 e il 2016 (gli anni più torridi mai registrati dal 1850). Secondo l’ente britannico, l’elemento di spicco sarà l’assenza del El Niño, il fenomeno che ha contribuito a rendere il 2016 l’anno più caldo della storia (sic!). Nel 2017, con la fine del Niño e la possibile attivazione della Niña (la sorella fredda di El Nino) che raffredda il Pacifico tropicale centro-orientale, possiamo essere abbastanza certi che ci sarà un calo delle temperature. In seguito, se il 2018, 2019 e 2020 supereranno il 2016, è difficile dirlo adesso. Dipenderà da una serie di variabili ma il trend generale del global warming va verso l’alto. Perciò prende più piede la teoria per cui nei prossimi anni dal 2018 al 2020 il termometro potrebbe riprendere a salire”. Seguono le solite storie trite e ritrite sul riscaldamento globale ecc. ecc. Ad ogni modo, come informava Studio aperto (Italia 1), l’estate del 2018 sarà più calda dell’estate 2017.

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E’ stata, questa, l’estate degli incendi, che mai come quest’anno hanno rivelato tutta la loro bestialità, e non ci riferiamo solo alle fiamme e ai danni ingenti (comprese le perdite di vite umane) procurati all’ambiente, ma a quei delinquenti criminali che gli incendi li hanno appiccati, ed al business che sta dietro ai roghi, visto il sorgere di gruppi privati di flotte aeree antincendio, sempre più sollecitate dal numero crescente di incendi. Insomma, sono andate in pensione le “mafie pecoraie”, quelle che bruciavano i boschi per farne pascolo, e pochi credono ancora ai “forestali piromani”, la cui comparsa fa comodo quando non si vuole approfondire la verità. Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse, gli altissimi costi dei canadair: 15 mila euro l’ora.

E’ stata anche l’estate della costante e crescente minaccia coreana di quel bambolotto pazzo di Kim che si diverte a giocare coi missili. Non sappiamo come la situazione evolverà: qui stavolta non è proprio finito nulla.

E’ stata l’estate di Casamicciola e delle case crollate perché messe su con materiale scadente: diversamente non ci sarebbero stati morti data l’entità moderata della magnitudo, 4.0 Richter.

L’estate va a chiosare con gli stupratori di Rimini, tutti extracomunitari, perché si sa, i delinquenti nostrani non bastano, bisogna importarne ancora da fuori, possibilmente dalle fecce dell’Africa o dalle fecce del vicino Est, perché, che piaccia o no, da noi arriva il fior fiore della feccia, con buona pace di chi non vuol sentire o non vuol capire o fa finta di non voler sentire o di non voler capire.

L’estate chiude col caso della bimba morta a Trento per malaria non contratta all’estero, e con le 10 vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione dei bimbi ai nidi e agli asili pubblici e privati, pena il divieto di frequenza e sanzioni per i genitori inadempienti: un nuovo stress per genitori ed operatori a causa dei continui rimaneggiamenti e del solito caos che in Italia una nuova legge approvata e da subito in vigore inevitabilmente comporta .

Bilancio sommario di questa estate ormai agli sgoccioli ma gli orizzonti, nazionali e internazionali, non promettono gran che di buono anzi, l’autunno entrato col 1° settembre si prospetta alquanto rovente.

 

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