GRAFFI-TI – La disumana propaganda

La disumana propaganda

Elisabeth, Francesca, Angelica, 20 8 e 5 anni. Nomadi. Morte nel rogo del loro camper. La notizia è agghiacciante.
Lo è altrettanto sapere che tredici persone vivono in un camper, sostato nel parcheggio di un centro commerciale nel quartiere romano di Centocelle.
Lo è pure vedere la stampa barcamenarsi sul movente, buttando notizie qua e là per agganciare interesse.
Lo è ancor di più leggere i commenti a caldo di chi vuole usare questa tragedia per farne una qualsivoglia propaganda.

Le indagini sono in corso, niente è certo, xenofobia o vendetta “interna”?
La grancassa mediatica suona irriverente. Sono morte, bruciate vive, una ragazza e due bambine che meriterebbero silenzio almeno finché non si abbiano notizie certe del perché si possa arrivare a tanta ferocia
Invece, come ormai siamo abituati a sopportare, il processo passa per i social molto prima che in un aula di tribunale.
Elisabeth, Francesca e Angelica non sapranno perché sono morte così atrocemente ma, unica magra consolazione, non leggeranno mai quali commenti prematuri, ideologizzati, idioti e disumani hanno provocato il loro rogo.
Graffio finale: erano Rom, troppo “appetitose per non inzupparci il pane” (propaganda mode on).