Costretto a sparare “dalla necessità di evitare un pericolo imminente per la propria vita”. Con questa motivazione il Gip di Tivoli ha disposto l’archiviazione per Nicola, il poliziotto eroe di Guidonia che nell’estate del 2017, sparò e uccise due rapinatori mentre era libero dal servizio.
In quell’occasione il Sap, a difesa del collega che finì indagato, promosse una raccolta fondi per aiutarlo a sostenere le spese legali.
«Siamo soddisfatti per quanto rilevato dal Gip – afferma Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – è stato riconosciuto l’uso legittimo dell’arma, considerato il pericolo cui era esposto il collega e la vittima della rapina. Allo stesso tempo – prosegue -, siamo anche rammaricati, perché nonostante l’evidenza dei fatti, il collega ha dovuto affrontare un processo durato quasi due anni e pagare spese legali di tasca propria, con tutto ciò che ne consegue quando si finisce indagati per fatti di servizio. Questo, ancora una volta – conclude -, ci porta a chiedere idonee garanzie funzionali per i colleghi che finiscono sotto processo per fatti di servizio, come la partecipazione dell’Amministrazione al procedimento penale con professionisti incaricati».