Scrivere sui “sassi” è l’esempio di quanto forte possa essere il potere della scrittura e delle parole. Spesso a quest’ultime non diamo grande importanza! Anche perché siamo una generazione che utilizza strumenti in grado di correggere, modificare o cancellare in pochi secondi un messaggio. Utilizzare una macchina per scrivere è diverso: una volta pigiato il tasto di una lettera essa non può essere più cancellata.
Il grande successo ottenuto dalla manifestazione culturale “Scrivere sui sassi”, svoltasi domenica 24 febbraio 2019 in piazza San Francesco a Matera, testimonia quanto la macchina per scrivere possa essere un momento di confronto, nonché di incontro, tra culture e lingue differenti.
Inserita all’interno del programma “InPuglia365”, l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Seca ha riscosso molto successo ed è stata un momento di grande riflessione. L’esperimento culturale proposto l’anno scorso in piazza Duomo a Trani è stato questa volta riprodotto a Matera. Se a Trani, città in cui il museo per la macchina da scrivere ha sede, si è scritto sul mare, a Matera si è scritto sui “sassi”.
“Sassi”, infatti, è stata la parola chiave che ha ispirato i pensieri di molti passanti che hanno voluto cimentarsi con la scrittura a macchina. Per poter riprodurre l’esperimento culturale la Fondazione Seca ha messo a disposizione dei passanti alcune macchine della collezione esposta presso il palazzo Lodispoto di Trani.
Ad una ragazzina che ha esclamato «e adesso come cancello?» una docente ha risposto «scrivere a macchina vuol dire pensare prima di digitare». Scrivere a macchina, infatti, è completamente diverso dal digitare un testo sulla tastiera di un pc. Tante cose che oggi sono possibili, e che ci sembrano anche scontate, non esistevano: cancellare, per esempio, avere la possibilità di modificare e tornare indietro. Anche la disposizione delle lettere è diversa, così come l’importanza che si dà alla punteggiatura. Ad esempio, le moderne tastiere permettono di digitare con facilità i numeri, mentre di attivare la punteggiatura attraverso lo shift. Nella macchina per scrivere succede esattamente il contrario.
Per molti presenti vedere in piazza tante macchine per scrivere e avere la possibilità di cimentarsi nella scrittura di messaggi è stato un momento magico. Un momento che ha unito stupore a vecchi ricordi. Tanti, soprattutto la gente più avanti negli anni, hanno raccontato aneddoti e ricordi legati a questo strumento di comunicazione.
Scrivere sui “sassi” e tra i sassi (di Matera) è stato un momento per dimostrare quanto forte è il potere della scrittura. Uno strumento in grado di unire generazioni differenti, ma anche culture e lingue diverse. Tanti sono stati i giovani che hanno avuto per la prima volta la possibilità di provare uno strumento a loro quasi o del tutto sconosciuto. Uno strumento che, spesso diventato un pezzo vintage da esporre in casa, in passato è stato importantissimo per i propri genitori e nonni. Per una volta non sono stati i giovani a dover insegnare ai grandi come utilizzare la tastiera, come spesso accade con i cellulari e i pc. Questa volta sono stati i più grandi i maestri.
Scrivere sui “sassi”, inoltre, è stato anche un momento d’incontro tra diverse culture. Com’è noto, infatti, Matera è la capitale europea della cultura e meta ogni giorno di turisti provenienti da tutto il mondo. Tanti, quindi, sono stati i francesi, inglesi, cinesi, giapponesi e tedeschi incuriositi dall’iniziativa e che hanno voluto lasciare un messaggio nella propria lingua.
La Fondazione Seca di Trani si conferma ancora una volta un grande centro culturale, capace di attirare gente da tutta la Puglia e di affascinare anche altrove. Nella città di Trani, infatti, il Polo Museale è ormai un’importante realtà, un luogo dove gli amanti della cultura possono incontrarsi e divertirsi con i tanti eventi organizzati dalla Fondazione. Questo stretto legame che si è creato tra cittadino e struttura culturale ha permesso di rendere ancora più magica e bella la manifestazione svoltasi a Matera: un pullman carico di appassionati di scrittura, trampolieri, artisti di strada, fotografi, fumettisti, disegnatori, maestri e semplici curiosi di ogni età è partito da Trani per sostenere l’iniziativa.