In concreto. Per la Camera la ripartizione è a livello nazionale. Tutti i seggi sono dunque prima ripartiti fra le liste sopra il 3% e le coalizioni sopra il 10%. Una volta stabilito quanti seggi spettano a livello nazionale alle coalizioni e alle liste, si procede al riparto proporzionale degli stessi nelle circoscrizioni (sulla base dei voti in ciascuna circoscrizione) procedendo prima al riparto dei seggi tra liste singole e coalizioni, quindi alla ripartizione dei seggi spettanti a ciascuna coalizione tra le liste che ne fanno parte (purché con un numero di voti superiore all’1%). Per il Senato la questione è più semplice, perché il meccanismo è su base regionale. La ripartizione dei seggi avviene col metodo D’Hondt.
Per ulteriori informazioni sul sistema elettorale, si rimanda al sito istituzionale.
Quando si vota. Domenica 4 marzo, dalle 7:00 alle 23:00. L’elettore presenta la tessera elettorale (che può essere rinnovata presso l’ufficio elettorale del comune di residenza, il quale resterà aperto anche dalle 9:00 alle 18:00 di venerdì e sabato e dalle 7:00 alle 23:00 di domenica, durante il voto) e un documento di identità munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione.
Come si vota. Le schede di Camera e Senato sono identiche. Sulle schede si trovano i nomi dei candidati nel relativo collegio uninominale e, sotto di essi, i partiti che li sostengono con, accanto, i nominativi dei candidati nel proporzionale.
Il voto è valido se: (i) si traccia una croce sul simbolo di una lista (in questo caso il voto vale anche nell’uninominale a favore del candidato sostenuto da quella lista); (ii) si traccia una croce sul nome del candidato nell’uninominale (in questo caso il voto, ai fini del proporzionale, è ripartito tra tutte le liste che sostengono quel candidato); (iii) si traccia una croce sul simbolo di una lista e sul relativo candidato nell’uninominale.
Non è permesso il voto disgiunto (voto al candidato dell’uninominale sostenuto dalle liste A e B; voto nel proporzionale alla lista C); non è permesso scrivere alcunché sulla scheda, pena la nullità.
Inoltre, poiché le coalizioni sono spesso assai eterogenee, il consiglio è di tracciare una sola croce, sul simbolo della lista prescelta (trovate qui tutti i partiti, coi loro programmi).
Non importa per chi. Ma andate a votare. Ne va della vitalità della democrazia.