Anche se non sempre le mostre collettive attirano il nostro interesse più appassionato, l’ampia esposizione dedicata in questi giorni dal Comune di Caravaggio ai venticinque anni del sodalizio artistico “Il Caravaggio”, stabile punto di riferimento per gli artisti e gli appassionati d’arte del territorio, meritava senz’altro una visita di riguardo. Allestita nell’ampio auditorium dello splendido complesso di San Bernardino, lungo l’ombreggiato vialone che unisce la cittadina al suo famoso santuario, e patrocinata dalla Amministrazione cittadina locale, la mostra allineava le opere di quaranta diversi artisti contemporanei, operanti sia in ambito locale che nazionale. A far da minimo comune denominatore alla diversità di formazione e d’intendimenti degli espositori, è stata la buona qualità complessiva della loro proposta. Una carrellata di dipinti, ceramiche e sculture, in grado di soddisfare i più diversi gusti del pubblico dei visitatori. Si spaziava dalle raffinate composizioni di Giorgio Versetti al colorato iperrealismo di Damiano Pizzetti; oppure, per contrasto, dalla festosa umanità di Eugenia Harten, a quella decisamente più dolente raccontata da Silvia Cucchi. E, ancora, si proseguiva nell’infuocato e barbaro espressionismo di Ronda (Angelo Rondelli), fino al silente e riposante “geometrismo” di Lydia Lorenzi. Linguaggi artistici variegati, dunque; a testimonianza che l’arte contemporanea è materia viva e in perenne movimento. E ancor di più, forse, in un territorio fortunato come quello caravaggino, da sempre particolarmente munifico in fatto di talento artistico.