Nel 2024, solo un numero limitato di lavoratori, stimato in poche migliaia, sarà in grado di accedere alla pensione anticipata. Questo è dovuto all’introduzione della Quota 104, che prevede un aumento di un anno dell’età anagrafica per accedere all’uscita anticipata. Pertanto, solo coloro che hanno già compiuto 62 anni, previsti dalla Quota 103, ma non ancora raggiunto i 41 anni di contributi, potranno andare in pensione nel 2024. Saranno eleggibili alla pensione anticipata le persone che compiranno 63 anni, nate fino al 1961, e che hanno iniziato a lavorare nel 1983, raggiungendo così i 41 anni di contributi l’anno prossimo.
Per la Quota 103, nei primi cinque mesi sono state accolte poco più di 5.000 domande, prevedendo alla fine dell’anno un totale di circa 12/15.000 domande accettate su una platea complessiva di 41.000 persone che soddisfano i requisiti. Con le nuove restrizioni, è possibile che il numero di domande accettate tramite questa modalità possa essere inferiore a 7/8.000 su una platea di circa 20.000 persone, con un tasso di adesione di circa il 30%, simile alle altre Quote.
Un’importante restrizione alle uscite anticipate sarà l’eliminazione dell’Ape sociale e l’inclusione di questo ammortizzatore insieme all’Opzione donna nel Fondo per la flessibilità in uscita. Per la maggior parte dei beneficiari dell’Ape sociale, l’età pensionabile sarà aumentata da 30 a 36 anni, a meno che non siano disoccupati, badanti o lavoratori con un’invalidità di almeno il 74%. Rimarrà a 36 anni per i lavoratori impegnati in lavori gravosi. Al momento non è chiaro se le nuove norme prevederanno un vero e proprio accesso alla pensione o una forma di transizione verso la pensione come nell’attuale Ape (con un importo limitato e solo per 12 mesi l’anno anziché 13). Per le donne, è stata annunciata l’eliminazione dell’Opzione donna e l’inclusione nel Fondo per la flessibilità, probabilmente con il calcolo della pensione secondo il metodo contributivo. In ogni caso, è previsto un aumento dell’età anagrafica di almeno tre anni, anche se non è chiaro se verranno mantenuti sconti per chi ha figli.