Burj Al Babas Villa è una delle tante città fantasma, completamente abbandonata e che gli youtuber esplorano e ripropongono nei loro video. La ghost town Burj Al Baba si trova in Turchia nella parte nord occidentale, in una valle con circa 732 abitazioni di lusso, tutte uguali a forma di castello.
L’idea nasce nel 1914 con il Gruppo Sarot, nel tentativo di creare un’area di lusso con una moschea e un centro commerciale per accogliere i ricchi stranieri. Il tutto distribuito su circa 300.000 metri quadri, vicino alle colline di Mudurnu, nel distretto provinciale di Bolu e a poche ore da Istanbul e Ankara.
Ma sembra che a un certo punto il progetto nel 2017 si sia bloccato per mancanza di fondi e lasciato incompiuto. Circa 587 abitazioni sono state completate e alcune vendute dai 370.000 ai 530.000 dollari.
Il complesso comunque è vigilato dalle guardie negli accessi principali, ma i curiosi riescono a sfuggire e a filmare le singole e inutili dimore.
Tra i suoi limiti oltre ai fondi c’è sicuramente un’architettura uniforme, appiattita e priva di originalità che possa distinguerle e renderle uniche. Infatti le singole ville appaiono dei cloni, con delle piccole e insignificanti variazioni. Ognuna costruita su una superficie di 325 metri e composta da tre piani e da una torretta cilindrica.
Sembra un villaggio di castelli in miniatura per un set cinematografico. Invece sono costruzioni reali e anche abbastanza inquietanti nella loro solitudine e similitudine. Ispirati allo stile neogotico francese dei castelli della Loira, ormai versano in uno stato di abbandono e tutte le rifiniture di pregio sono destinate a sfiorire. Il marmo, i legni, i soffitti decorati, le piscine, invecchiano in una atmosfera spettrale e surreale. Forse se le dimore fossero state pensate per i meno abbienti, invece che per ricchi pretenziosi, oggi l’area sarebbe viva con un villaggio rumoroso e colorato. O ancora si poteva devolvere l’intera somma sprecata in beneficenza o lasciarle ai bisognosi ed evitare l’effetto cattedrali nel deserto.
Sicuramente sarebbe stato un risultato migliore delle attuali stanze vuote con le finestre che sbattono e le porte che cigolano, sotto un cielo desolante, cupo e sinistro.