Papa Francesco, condotto nel pomeriggio di ieri al Gemelli di Roma, trascorrerà qualche giorno nell’ospedale. “Nei giorni scorsi papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”, ha comunicato in serata il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
“L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”. “Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”, ha aggiunto.
Il Pontefice era stato visto in mattinata molto sereno all’udienza generale – a parte le note difficoltà di deambulazione per il dolore al ginocchio -, fare il giro con la ‘papamobile’ insieme agli ormai consueti cinque bambini a bordo, tenere animatamente la sua catechesi, alla fine scherzare e sorridere nel ‘baciamano’ e nella foto di gruppo con i vescovi. Soltanto è apparso affaticato quando è stato sollevato dalla carrozzina per salire sulla papamobile che lo ha condotto a Santa Marta, dove avrebbe avuto il malore che ha portato al suo ricovero.
Nel tardo pomeriggio si è appreso quindi da fonti mediche che sono stati già completati tutti gli esami a cui Bergoglio doveva sottoporsi. In particolare la tac toracica, che ha dato esito negativo (e questo elemento è stato valutato con sollievo generale dall’entourage), mentre sarebbe sotto monitoraggio la saturazione dell’ossigeno nel sangue, che comunque va bene. Non ci sarebbero problemi cardiaci e sarebbero stati fatti i necessari esami respiratori. La situazione, stando ai sanitari, non desterebbe particolare preoccupazione. Gli esami sono stati eseguiti anche per escludere problemi più gravi. Ora il Papa resterà al Gemelli sotto terapia per il tempo necessario, anche se si avvicina la Settimana Santa, con tutti gli impegni pastorali, anche gravosi.
Da tempo poi Bergoglio soffre di una gonalgia, un dolore al ginocchio destro, che negli spostamenti lo costringe all’utilizzo della sedia a rotelle. “Quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”, ha raccontato Papa Francesco. In occasione dei suoi 10 anni di pontificato, celebrati il 13 marzo scorso, il Santo Padre ha dichiarato che in futuro potrebbe valutare l’ipotesi delle dimissioni in caso di “una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, la mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni” e “anche il problema fisico, può darsi”.
Il Santo Padre si trova nell’appartamento al decimo piano, cosiddetto “dei Papi”, già usato per la degenza di dieci giorni nel luglio di due anni fa, quando Francesco fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Una stanza che è un vero mini appartamento, semplice ed accogliente: l’allestimento risale ai primi anni ’80 quando fu organizzato per le degenze di Giovanni Paolo II.
Nel piccolo appartamento, una specie di grande suite tutta bianca e con arredi austeri, ci sono, oltre allo spazio per il letto, il bagno, un televisore e qualche strumento per controllare la pressione e gli altri parametri vitali. Gli ambienti, posti in un livello assoluto di sicurezza e riservatezza, comprendono anche altri spazi, in particolare un piccolo salottino con una poltrona letto per il seguito papale. Per permettere, poi, al pontefice di raccogliersi in preghiera o per poter assistete o celebrare eventualmente la messa c’è anche una piccola cappellina con un inginocchiatoio e un grande crocifisso. Il lungo corridoio di accesso è sotto il controllo congiunto della Polizia di Stato italiana, della Gendarmeria vaticana e degli uomini della sicurezza del Policlinico.
“La presidenza della Cei, a nome dei vescovi italiani, esprime vicinanza a Papa Francesco, dal pomeriggio di oggi (29 marzo) al Policlinico universitario Agostino Gemelli, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia”. Lo rende noto un comunicato della Conferenza episcopale italiana. “Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa, la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti”, conclude il comunicato.