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Naufragio Crotone: le vittime salgono a 69 dopo il ritrovamento del corpo di un bambino

| 4 Marzo 2023 | CRONACA

Salgono a 69 le vittime ufficiali del naufragio nella notte tra il 25 e il 26 febbraio. A quasi una settimana dalla tragedia, il 4 marzo i soccorritori hanno rinvenuto il corpo di un bambino, di cui non si conosce ancora né l’età né l’identità. Il cadavere del piccolo sarà portato al Palasport di Crotone per il riconoscimento. Sono ancora una decina i morti senza nome, mentre si continuano a cercare i dispersi.

Intanto, resta alta la polemica per i mancati soccorsi al barcone di migranti che poi si è rovesciato davanti alla spiaggia di Cutro, in provincia di Crotone. Il governo difende la Guardia Costiera. La scrittrice Elena Stancanelli lancia l’esortazione agli studenti di presentarsi lunedì in classe con una fascia bianca in segno di lutto e di ribellione. Iniziativa che sembra essere stata accolta con favore dal mondo della scuola.

La prefettura stima tra i 27 e i 47 dispersi nella tragedia. Da Palazzo Chigi, il ministro Matteo Salvini ritiene che la Guarda Costiera sia “stata codardamente coinvolta in una squallida battaglia politica. Chi l’accusa è ignorante o è in malafede”.

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Intanto oggi il ministro dell’Interno Piantedosi è a Malta al Med5, per incontrare i suoi omologhi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna. Si tratta del primo faccia a faccia tra i Paesi del Mediterraneo dopo la tragedia di Cutro e a pochi giorni dalla riunione del Consiglio europeo dei ministri dell’Interno. L’attacco del leader del M5S Giuseppe Conte: “Chi è in mare va salvato, con il mio governo era così”.

Intanto, sul naufragio proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Crotone per cercare di capire se Guardia di Finanza e Guardia Costiera hanno fatto tutto ciò che potevano e dovevano fare nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio dopo l’avvistamento da parte di Frontex del caicco che poi si è schiantato a un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. Possibili audizioni potrebbero essere realizzate in tempi brevi.

Dai contatti tra Guardia di Finanza e Guardia Costiera, dopo la segnalazione di Frontex, emergerebbe che nessuno abbia pensato fosse necessario un intervento di salvataggio. Tutti gli scambi di informazioni tra i due Corpi passeranno al vaglio della magistratura. Il procuratore Giuseppe Capoccia forse già lunedì, insieme al pm Pasquale Festa, firmerà la delega ai carabinieri per acquisire le carte e dare sostanza al secondo filone di indagine. Quello per chiarire se ci sono state lacune nei soccorsi e se sono penalmente rilevanti.

Riguardo all’invito della scrittrice Stancanelli, attraverso le colonne de La Stampa, il mondo della scuola sembra replicare positivamente. “Sono benvenute tutte le iniziate che oggi nella scuola possano dire ‘no’ all’indifferenza e alla mancanza di solidarietà”, ha detto la dirigente di Flc Cgil Graziamaria Pistorino.

“Sono per una scuola inclusiva e multietnica – ha spiegato Antonio Volpe, preside del Liceo Pilo Albertelli di Roma – siamo cittadini del mondo, il problema è capire se siamo in grado in Italia di essere nei fatti e non solo a parole pronti per una società multiculturale, inclusiva, dove non vige la legge di una meritocrazia a vantaggio solo di chi è già un privilegiato”.

Più sfumata la posizione dell’Associazione presidi Anp. “Se uno studente venisse a scuola con una fascia bianca per unirsi a questa forma di manifestazione – ha osservato Cristina Costarelli di Anp Lazio – non ci sarebbe nulla da osservare anche perché si tratta di una iniziativa pacifica. Altro è schierarsi su un fatto su cui si stanno concentrando delle indagini e presumere di sapere come sono andate le cose, questa non la trovo una linea da sostenere”.

Per gli studenti, parla l’Uds con la coordinatrice Bianca Chiesa. “L’iniziativa proposta dalla scrittrice Elena Stancanelli ha il giusto obiettivo di sensibilizzare e porre l’attenzione rispetto al naufragio ma non è bastevole al fine di ribadire la necessità di riconoscere come le politiche migratorie dell’Europa causino vittime tra le persone che cercano condizioni di vita migliori”.

TAG: Calabria, Crotone, migranti, naufragio
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