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Letta consegna il Partito Democratico a Elly Schlein

| 28 Febbraio 2023 | POLITICA

Elly Schlein è la prima donna a salire alla guida del Partito Democratico. La nuova segretaria dem succede così a Enrico Letta, dopo aver sconfitto l’avversario Stefano Bonaccini alle primarie di ieri, 26 febbraio. Si è tenuto al Nazareno il passaggio di consegne con il predecessore: “L’assemblea ci sarà il 12 marzo, là verrà votata la nuova segretaria del Pd”, ha annunciato Schlein ringraziando l’ex premier.

Letta ha donato alla nuova leader dem un melograno benaugurante. Nella notte, subito dopo l’annuncio della vittoria, Schlein ha detto chiaramente che “saremo un problema per il governo Meloni”. La premier Giorgia Meloni ha risposto: “Ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima”. Da Giuseppe Conte al presidente del Senato La Russa, dai parlamentari di Azione a quelli di +Europa, in molti hanno commentato il successo di Schlein. Non tutti con lo stesso entusiasmo.

“Penso che sia uno scenario molto interessante, ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima”, ha detto la premier Giorgia Meloni commentando l’elezione della nuova segretaria del Pd. “Il confronto delle idee non mi ha preoccupato, mai spaventato. Le ho sentito dire che Il Pd ‘sarà un problema per il governo Meloni’: per noi la democrazia non è stata un problema mai, semmai lo è stato per la sinistra per noi il confronto se è fatto sulle idee è una buona notizia. Sicuramente sono pronta al confronto e le auguro ancora lavoro”.

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La sfida al governo Meloni non è invece piaciuta al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. “Dopo mesi di battaglie interne – emerse all’esterno chiaramente, nonostante il goffo tentativo di coprirle attaccando sempre e comunque il governo – il Pd ha una nuova segretaria, che null’altro di meglio ha saputo dire se non che sarà un problema per Giorgia Meloni. Davvero un mistero buffo quello del Pd, sempre proteso a volere insegnare agli altri ciò che non ha fatto in 10 anni di governo. Se la Schlein, decimo segretario del Pd in quindici anni, pensa di mettere il centrodestra in allarme con simili proclami, sbaglia e di grosso”, ha detto Foti. E aggiunge: “Buon senso vorrebbe che, a congresso finito e circo mediatico esaurito, la segretaria del Pd, e la sinistra rosso antico che rappresenta, tornassero a fare politica e non solamente ad attaccare la destra e il presidente Meloni, senza per altro esibire uno straccio di idea e proposta. In bocca al lupo e auguri di buon lavoro a lei e al Pd”.

Sul suo profilo Twitter, il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte augura “buon lavoro” a Schlein. Poi l’affondo ai dem: “Gli elettori Pd hanno chiesto un cambiamento rispetto a chi ha barattato le misure del Conte 2 su lavoro, ambiente, povertà, sostegno a imprese e ceto medio con la vuota agenda Draghi”. Buon umore per l’elezione di Schlein anche dalla delegazione 5S all’Europarlamento. “Finalmente torniamo a sentir parlare con convinzione di lotta al cambiamento climatico, salario minimo, giustizia sociale: temi che vedono il Movimento 5 Stelle in prima fila, con idee e proposte chiare già da tempo sia in Italia che a Bruxelles. C’è tanto da fare, adesso al lavoro”, scrivono in una nota.

Schlein, nel 2014, lasciò il Pd, in aperta opposizione al leader di allora Matteo Renzi. È tornata ufficialmente tra le file del partito soltanto alla fine dell’anno scorso, proprio per correre come capo della segreteria. “Dopo l’elezione di Schlein il campo è ben definito: PD/5S su posizioni populiste radicali; FdI guida la destra; il Terzo Polo che rappresenta riformisti, liberal democratici e popolari. Domani partirà un cantiere aperto e inclusivo per arrivare a un partito unico. Porte aperte”, scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, alleato di Renzi.

Da altri nomi del Terzo Polo arrivano però buone parole per Schlein. “Penso che da domani nella politica italiana cambieranno molte cose. Si apre una stagione molto interessante per i riformisti”, ha scritto sui social Maria Elena Boschi, deputata di Azione – Italia Viva – Renew Europe. Augura buon lavoro e tende una mano alla leader dem Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione. “Il risultato di ieri è un elemento di chiarezza. Per noi è l’ennesima conferma: costruire la casa dei riformisti è sempre più impellente, sempre più necessario. Noi siamo pronti. Questa è la strada”, dice Gelmini.

Il vicepresidente al Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia), pur senza nominare direttamente Schlein dice: “La confusione è grande sotto il cielo e la situazione è eccellente. Però per noi. Potremmo dire questo sulle primarie del Pd, allungando la nota frase del comunista cinese. Mai sottovalutare gli avversari e sempre rispettarne ovviamente le scelte. L’onda grillina non si è ancora esaurita e, con modi e in ambiti diversi, produce risultati simili”.

Per Gasparri “avremo di fronte una realtà divisa, confusa e tendente all’estremismo ideologico su molti temi” e “a sinistra sarà impossibile che emerga una proposta riformista di dimensione competitiva sul piano dei numeri”. Più abbottonato il presidente del Senato in quota Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, che fa le sue congratulazioni e i suoi “auguri di buon lavoro” sia a Elly Schlein che a Riccardo Magi, eletto nuovo segretario dal congresso di +Europa.

Magi stesso dice che “su libertà civili, legalità e accoglienza” adesso “potremo lottare insieme con iniziative concrete”, sperando però che “il Pd finalmente passi dalle parole ai fatti”. Per Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, che Schlein sia la nuova guida Pd è “una buona notizia, che rafforza la prospettiva di un’alleanza progressista forte e plurale”. Da qui, la proposta di lavorare insieme “per costruire l’alternativa progressista al governo più a destra della storia repubblicana”.

Dentro il Pd, la vittoria di Schlein fa guardare al futuro. “Gli elettori e le elettrici ci hanno chiesto di cambiare il Pd. Con Elly Schlein è possibile!”, scrive sui social la deputata Laura Boldrini, che avvisa il governo: “Meloni, arriviamo”. Il coordinatore nel Pd della mozione Schlein, Francesco Boccia, al Corriere della Sera dice che avere la prima segretaria donna è “la rivoluzione politica tanto attesa”.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sottolinea invece come “Elly e Stefano hanno condotto una campagna congressuale costruttiva, leale, individuando tanti temi che ci uniscono: emergenza climatica, politiche sociali, accoglienza, limite alla precarietà”. Il Pd, conclude, “è unito e felice di essere in campo con Elly Schlein alla sua guida”.

TAG: Elly Schlein, Enrico Letta, Partito Democratico
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