
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia sulla legge di Bilancio nel testo licenziato dalla commissione Bilancio. Il testo della Manovra, già in ritardo rispetto al previsto, potrebbe dover tornare in commissione per via di un emendamento che stanzia 450 milioni per i Comuni e sarebbe senza copertura. Verso ok della Camera alla vigilia di Natale.
Tra le norme varate in commissione una nuova stretta sul reddito di cittadinanza: scompare l’offerta di lavoro ‘congrua’. Arriva invece il reddito alimentare per chi è in povertà assoluta. Lo smart working è prorogato al 31 marzo, ma solo per i fragili. Prorogati anche, al 31 dicembre, i tempi per il Superbonus al 110%. Sparisce il tetto di 60 euro sul Pos, tornano le multe ai commercianti.
La premier Giorgia Meloni ha incontrato nell’aula dei gruppi a Montecitorio i parlamentari di Fratelli d’Italia per un breve scambio di auguri di Natale e ha annunciato la sua partenza per l’Iraq per incontrare “i militari italiani guidano il comando della missione Nato”.
“Alla luce delle parole della presidente Meloni, pare che la postura dell’Italia in Europa sia contraddistinta dalla volontà di non utilizzare il Mes e, forse, neanche di ratificare il Trattato. Uno dei temi che questa legge di bilancio non affronta è la sanità e quando, dopo la pandemia e di fronte a caro energia e inflazione – si destinano al Sistema sanitario italiano solo due miliardi di euro questo significa tagliare. Utilizzare quindi i soldi del Mes non è una scelta, ma una necessità. Gli italiani hanno diritto di sapere cosa intende fare la presidente Meloni”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione, a Porta a Porta.