La giovane donna della nostra epoca è intelligente quanto basta per capire che il successo sociale è il frutto più ambito della società capitalista. In una società in cui potere maschile contribuisce a imporre delle idee condivise sulla donna e sull’uomo. Può essere anche fortemente critica verso questo modello, ma la giovane donna non crede in un immediato crollo del sistema e decide di sfruttare le sue capacità socio-culturali per ottenere potere.
Ottiene potere usando l’arma più forte in mano femminile. Deve essere attraente, piacere agli uomini potenti. Quindi si impegna a rispettare i canoni di bellezza fisica predominanti. È fondamentale la preparazione e una disciplina imposta, specializzandosi a secondo del settore ambito: cultura, informazione, politica, spettacoli.
Non è così diversa da quella che noi chiamiamo prostituta. Usa il suo corpo per raggiungere il potere. Nel suo lavoro alterna la parte fisica a quella intellettuale. Deve saper scrivere editoriali, organizzare rassegne teatrali, comporre canzoni e promulgare leggi. A differenza della comune prostituta, che dal lavoro del suo corpo trae sostentamento, la giovane donna con il lavoro del suo corpo riesce a superare una prima fase. Spetta poi alla sua istruzione renderla utile al nuovo ruolo sociale raggiunto. Istruzione che però deve essere sfoggiata già nella prima parte, essendoci una seduzione che la prostituta odierna solo in rari casi deve affrontare e con argomenti molto meno “alti”.
Un alto ruolo sociale ottenuto tramite questa azione suscita invidie e ostilità. Le giovani più brillanti, più a loro agio nei nuovi ambienti sociali e più preparate, sono le favorite per reggere allo scontro. Quelle che escono indenni restano per lungo tempo ai vertici, altre scivolano sui gradini più bassi della piramide. La piramide che stabilisce chi è capolista alle elezioni, chi condurrà il tg serale, chi interpreterà quel ruolo nel film.
Sono anche presenti figure maschili. Giovani uomini che sfruttano il loro fascino per avvicinarsi alle donne (o ad altri uomini il caso di omosessualità) di potere. Il loro numero, in questa fase storica, è inferiore a quello di genere opposto, seppur in crescita, dato l’aumento delle donne nei posti di potere.
Il capitalismo ha permesso a un figlio dell’alta borghesia ereditare la ricchezza paterna senza un’immersione nella cultura. Il perfetto maschilista Donald Trump è cresciuto circondato da ricchi, non da saggi, figli di un Paese che ha anteposto l’accumulo di capitale all’accumulo di sapere. Trump avrebbe domato le fiamme che bruciavano la cattedrale di Notre Dame con i canadair, insensibile ai tesori presenti nella principale chiesa di Parigi. Ignorante, Trump probabilmente non era al conoscenza delle opere d’arte presenti in Notre Dame. Per lui, di fronte una vecchia architettura che va a fuoco, l’unica urgenza è domare le fiamme, nel più breve tempo possibile. Spegnere le fiamme e poi ricostruire la chiesa senza perder tempo in analisi architettoniche su stile, utilizzo dei materiali, lavori di restauro, collocazione dei tesori. Notre Dame è una vecchia chiesa che si può ricostruire, punto.
Il socialismo deve dare accesso alla cultura ai ceti popolari, ma in un sistema capitalista deve anche osteggiare la mancanza di cultura del ceto dominante. Questo non deve però significare una sottomissione a quella parte di ceto dominante colto, come è avvenuto nelle “sinistre” di tanti Paesi. Abbattere le diseguaglianze deve essere una missione sociale, culturale e infine biologica.