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Italia, Grecia, Malta e Cipro stretta sulle navi Ong

| 13 Novembre 2022 | EUROPA

Ancora tensione sul tema migranti nell’Ue. La posizione espressa da Italia, Grecia, Malta e Cipro è chiara: c’è delusione sui ricollocamenti dei migranti e c’è un allarme per gli interventi delle ong che “violano le leggi internazionali”. Si distanzia però la Spagna che non ha firmato la nota congiunta dei quattro Paesi in ‘prima linea’: “Non possiamo sostenere proposte che premiano Paesi che non rispettano i loro obblighi a discapito di chi lo fa e salva vite in mare, come noi”. Il Viminale, intanto, prepara la stretta sulle navi delle ong (sequestro e multe), mentre Palazzo Chigi punta a ricucire con la Francia.

Ma dopo lo scontro tra Roma e Parigi, proprio dalla Francia arrivano parole dure della ministra degli Esteri Colonna che, in un’intervista a Le Parisienne, parla di “metodi inaccettabili” del governo italiano. La crisi con l’Italia sui migranti “è una fortissima delusione, l’Italia non rispetta né il diritto internazionale, né il diritto marittimo. Il comunicato in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti – dice ancora Colonna – è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili”.

L’Ue nel mentre lavora a un vertice dei ministri dell’Interno sui migranti a fine novembre su convocazione della presidenza ceca del semestre. Fonti della presidenza, interpellate a riguardo, hanno spiegato che “una decisione in merito sarà presa la prossima settimana”.

Ieri inoltre il vice presidente della Commissione Margaritis Schinas aveva spiegato che “a Bruxelles si sta elaborando un piano di emergenza per risolvere le crescenti tensioni tra i Paesi dell’Ue su come affrontare i richiedenti asilo salvati in mare”. L’incontro, hanno spiegato fonti di Bruxelles, servirebbe per fare il punto sulla nuova crisi e portare avanti un’iniziativa europea.

Intanto, in attesa della riunione straordinaria dei ministri degli Interni, Antonio Tajani sarà il primo ad affrontare la crisi migranti al Consiglio Esteri di lunedì a Bruxelles, dove l’Italia ha chiesto che venga inserita all’ordine del giorno. Mercoledì il capo della Farnesina incontrerà a Roma il collega greco. Di “soluzione europea” e “regole chiare” ha parlato anche il collega agli Affari Ue Raffaele Fitto, assicurando che l’Italia “non ha intenzione di mettere a repentaglio le relazioni diplomatiche”.

Intanto sono 325 i migranti tratti in salvo ieri mattina al largo della Sicilia e nella notte trasferiti nei porti di Pozzallo, in provincia di Ragusa (205) e Augusta, Siracusa (120). Si trovavano a bordo di un barcone e sono stati raggiunti da un mezzo della Guardia Costiera. Le operazioni di salvataggio si sono concluse poco prima della mezzanotte.

Inoltre, 38 migranti, originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea e Mali, sono sbarcati all’alba a Lampedusa. Il barchino di 7 metri, partito da Sfax in Tunisia, sul quale viaggiavano è stato intercettato dalla motovedetta Cp319 della Capitaneria, il gruppo è stato trasbordato e il natante lasciato alla deriva. Dopo un primo triage sanitario a molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono 1.082 ospiti.

TAG: Cipro, Grecia, Italia, Malta, migranti, navi, Ong, UE
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