
Nel Consiglio dei Ministri convocato per domani, il nuovo governo Meloni affronterà il tema della giustizia e quello del caro bollette. Al primo punto un decreto legge per mantenere il cosiddetto “ergastolo ostativo”, considerato dal governo uno strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata.
Sempre sul tema della giustizia, il Cdm affronterà il rinvio al 30 dicembre 2022 dell’entrata in vigore di alcune disposizioni della ‘Riforma Cartabia’. All’esame del Cdm ci sarà anche l’anticipo al 1 novembre 2022 della scadenza dell’obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria e la conseguente abrogazione delle sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo.
Domani si dovrebbe chiudere la partita dei sottosegretari e viceministri del governo. Per Meloni saranno giorni intensi a livello internazionale, con l’esordio a Bruxelles da premier giovedì prossimo e l’incontro con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Poi i vertici in giro per il mondo: dalla COP27 a Sharm El-Sheikh al G20 di Bali.
È chiaro “che il nostro obiettivo è raggiungere la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, dunque senza indipendenza di Kiev. È la difesa dei valori in cui crediamo, che ha un costo anche economico, come stiamo sperimentando, ma bisogna sempre partire da un dato: c’è un invasore e una parte che ha subito un’aggressione” Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepresidente del Consiglio e coordinatore di Forza Italia.