Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

L’ex presidente russo Dmitrij Medvedev, tra i falchi del conflitto in Ucraina, minaccia la rottura delle relazioni diplomatiche con Gerusalemme, se Israele dovesse fornire armi all’Ucraina. Intanto uno scambio di 110 prigionieri russi con 110 ucraini è stato annunciato dal capo della sedicente Repubblica del Donetsk Denis Pushilin, come riportano i media russi.

Un aereo militare russo si è schiantato su un edificio nel sud-est della Russia, nel cortile di un edificio residenziale a Yeysk: il bilancio è di 4 morti e 6 dispersi, secondo i servizi di soccorso locali.

Kiev stamattina è stata di nuovo sotto attacco da parte di missili e droni di fabbricazione iraniana, a una settimana esatta dagli attacchi precedenti nella capitale ucraina. Le sirene antiaereo sono suonate poco prima delle deflagrazioni anche in altre città dell’Ucraina. Secondo Kiev, un’intera famiglia è stata uccisa da una delle esplosioni.

Il Ministro degli Esteri del Lussemburgo, a margine dell’incontro in cui Bruxelles ha deciso di sanzionare l’Iran per la repressione delle proteste, sottolinea: se Teheran fornisce armi a Mosca, ci saranno altre sanzioni. Il regime iraniano risponde a stretto giro: se saremo sanzionati dall’Ue, reagiremo.

Russia e Ucraina hanno effettuato un nuovo scambio di prigionieri che ha coinvolto 218 persone, tra cui 108 donne. Lo riferiscono le autorità di entrambi i Paesi, secondo Reuters.