
Mentre Giorgia Meloni continua a lavorare alla futura squadra del governo, nella Lega le acque restano agitate: martedì è in agenda un altro Consiglio Federale “per condividere e poi scegliere i nomi più adatti” per un possibile esecutivo. Il coordinatore di Forza Italia Tajani sottolinea: “Tecnici siano casi non la regola”.
Nel frattempo, Carlo Calenda guardando alle Regionali dice: “Mi incontrerò con Renzi e parleremo anche delle regionali definendo una linea per il Lazio e la Lombardia”, e sottolinea che “il sistema elettorale è quello che, non prevede ballottaggio e ne terremo conto per le eventuali alleanze”.
Nel Pd Stefano Bonaccini, riflettendo sul suo partito, spiega: “Anche la classe dirigente va rinnovata nella sostanza, non per slogan”. Sull’emergenza energetica, il ministro della Transizione Roberto Cingolani ha detto che nelle prossime 48 ore l’Italia manderà una sua proposta per ridurre il prezzo del gas e l’obiettivo comune è quello di arrivare al prossimo vertice dei capi di Stato e di governo europei di Praga il 6 e 7 ottobre con “una decina di linee concordate”.
Dopo le elezioni prende forma il nuovo Parlamento. Su 400, sono 235 i seggi conquistati dal centrodestra a Montecitorio, mentre la coalizione di centrosinistra avrà 80 seggi, il M5S 51, il Terzo Polo 21. A Palazzo Madama, sono 115 i candidati del centrodestra eletti, 41 quelli del centrosinistra, 28 del M5S, 9 di Azione-Italia Viva.