Le autorità filo-russe delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia hanno annunciato la vittoria del ‘sì’ al referendum sull’unione dei due territori ucraini a Mosca. Secondo le autorità locali, il 95% dei giudizi sarebbe favorevole. La replica di Zelensky al consiglio di sicurezza dell’Onu: “Costretti a votare sotto la minaccia delle armi, ogni annessione è criminale”.
Condanna unanime anche dalle Nazioni Unite: “Urne violano il diritto internazionale, non saranno riconosciute”. Nelle ore precedenti, Vladimir Putin aveva detto che “il salvataggio delle persone nei territori in cui si sta svolgendo il voto è al primo posto”.
Intanto si infittisce il vortice di accuse, sospetti e polemiche internazionali intorno al mistero delle tre falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato sensibili cali di pressione, oltre a fuoriuscite di materiale nel Mar Baltico. La Danimarca: “Atto deliberato, le perdite dureranno almeno una settimana. Anche per Kiev si tratta di “un attacco russo e un’aggressione contro l’Ue.
Bruxelles rassicura: “Nessun impatto sulle forniture”. Proseguono proteste e scontri con la polizia nella regione del Daghestan, dove i manifestanti sono scesi in piazza contro Putin. Gli Usa: “Pronti ad accogliere chi fugge da Mosca per chiedere asilo”.