Non c’è solo lo sblocco delle cessioni dei crediti dei bonus edilizi nel testo del decreto Aiuti bis, a cui oggi il Senato ha dato il via libera dopo un lungo braccio di ferro tra partiti. Nel testo sono state introdotte novità che riguardano la figura del docente esperto, lo smart working, la nascita del Copasir provvisorio e l’assunzione stabile dei precari chiamati in Pubblica amministrazione nell’ambito del Pnrr. Il testo, che ha incassato 182 sì, nessun voto contrario e 21 astensioni, giovedì sarà alla Camera per l’approvazione definitiva.
Scompare dal decreto la qualifica di “docente esperto”, che negli scorsi mesi era stata criticata da sindacati scolastici e politici. Nel testo approvato da Palazzo Chigi si andava a definire così chi ha ricevuto valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi, attribuendogli una retribuzione economica più alta dei colleghi. Il termine adesso è cancellato dalla legge – per non fomentare disparità di trattamento tra il corpo docenti – ma l’incentivo è rimasto.
Le assunzioni nei pubblici uffici per l’attuazione del Pnrr, al momento tutte a tempo determinato e legate alla durata del Piano, potranno diventare stabili a partire dal 1°gennaio 2027, “al fine di valorizzare la professionalità acquisita”. Le stabilizzazioni potranno essere effettuate “nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica” e “nella qualifica ricoperta alla scadenza del contratto a termine”, previo colloquio e all’esito della valutazione positiva del lavoro svolto.
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando lo chiedeva da mesi, da quando il decreto era stato approvato dal governo ad agosto. Ora è arrivata la proroga, fino al 31 dicembre, dello smart working per lavoratori fragili e per i genitori con figli sotto i 14 anni anche senza accordo aziendale. L’emendamento votato oggi fissa a 18,66 milioni di euro i fondi per la misura, coperti per 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l’occupazione del Ministero del lavoro e per 10,66 milioni con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro.
Nasce il Copasir provvisorio, che sarà attivo all’inizio di ogni legislatura “e fino alla nomina dei nuovi componenti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica”, con i membri del Copasir della precedente legislatura che risultano rieletti in una delle Camere. Se sono meno di sei, i presidenti di Camera e Senato procedono all’integrazione della composizione, “fino a un massimo di otto”. Il Comitato decade dopo “20 giorni dalla votazione della fiducia al governo”.
Le figure apicali dei ministeri e quelle delle forze dell’ordine potranno godere di una deroga ai limiti retributivi previsti per la Pubblica Amministrazione. Rientrano tra questi il Capo della polizia, il Comandante generale dell’arma dei Carabinieri, il Comandante generale della Guardia di finanza e il Capo di stato maggiore della Difesa.
Sale il limite di impignorabilità delle pensioni. “Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di mille euro”, si legge nel testo del decreto.
Contro i rincari energitici arrivano nuovi contributi a fondo perduto – per un massimo di 50 milioni di euro nel 2022 – destinati alle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi.
La partita più dura per il decreto si è giocata sul dossier Superbonus e sulla cessione dei crediti. In caso di truffe, l’emendamento approvato va a eliminare la responsabilità in solido per le imprese, tranne che nei casi di dolo e colpa grave e per i soggetti suscettibili di sanzioni antimafia. Le disposizioni “si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni”.
I ministri dell’Economia, Daniele Franco, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno intanto firmato il decreto Interministeriale che proroga fino al 17 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.
Il decreto Aiuti bis è poi andato a rinnovare per il terzo trimestre dell’anno misure di contenimento sul costo delle bollette: azzeramento degli oneri di sistema, taglio dell’Iva sul gas, rafforzamento del bonus sociale e credito d’imposta per le aziende). Confermato poi il taglio contributivo di 1,2 punti sugli stipendi dei dipendenti, l’estensione del bonus 200 euro ai lavoratori non coperti dal primo dl Aiuti e il rafforzamento del bonus trasporti.