La Procura di Ragusa ha disposto la citazione diretta a giudizio per il giornalista Paolo Borrometi per diffamazione nei confronti di componenti della commissione Antimafia della Regione Siciliana e dell’allora suo presidente Claudio Fava. Il decreto, che salta la valutazione del Gip, fissa la prima udienza del processo, davanti al giudice monocratico, per l’8 giugno del 2023.
Al centro del procedimento un post, del 2020, su Facebook in cui Borrometi replicava ‘all’accusa di non avere pubblicato», sul sito Laspia.it, «l’appello pro Scicli contro lo scioglimento» del Comune del Ragusano, definendo tutto «falso, falsissimo». Il giornalista invitava a cercarlo su Google e, scriveva ancora, «vedrete che vi apparirà la pubblicazione del 15 marzo 2015, da me – ribadisco – pubblicato. lo quel documento l’ho pubblicato». «Ed Invece nella relazione» dell’Antimafia Siciliana, aveva aggiunto il giornalista sul social network, «si dice ‘Borrometi non lo ha pubblicato’». E si era chiesto: “perché nella relazione della Commissione presieduta da Fava si dice questa cosa palesemente non vera?».
Nel processo sono ritenute persone offese il presidente della commissione, Claudio Fava, e i componenti dell’Antimafia Siciliana, Rosanna Cannata, Nicola D’Agostino, Gaetano Galvagno, Annunziata Luisa Lanteri, Margherita La Rocca e Giuseppe Zitelli.