Dopo mesi di blocco delle esportazioni, la prima nave carica di cereali ucraini ha lasciato il porto di Odessa ed è diretta verso il Libano. Per oggi non ne dovrebbero partire altre. Il premier turco Erdogan dice che “sarebbe felice” di dare il proprio contributo per sbloccare anche l’export del grano russo e promette che il dialogo tra Ucraina e Russia proseguirà “anche in altri ambiti, a partire dall’energia”.
Il 22 luglio a Istanbul è stato trovato l’accordo tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu per sbloccare l’esportazione di grano dall’Ucraina. Putin minaccia: nei prossimi mesi la marina avrà missili ipersonici Tsirkon. Intanto il Cremlino attiva nuove sanzioni contro 39 britannici, tra cui il leader laburista Keir Starmer e l’ex premier conservatore David Cameron, e bombarda le ferrovie del distretto di Kryvyi Rih, regione meridionale dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è “troppo presto” per gioire per la ripresa dell’export del grano dopo la partenza stamane da Odessa della prima nave carica di cereali, dopo l’accordo raggiunto con la Russia grazie alla mediazione di Turchia e Onu. “In questo momento è troppo presto per trarre conclusioni e fare previsioni. Aspettiamo di vedere come funzionerà l’accordo e se la sicurezza sarà davvero garantita”, ha affermato il leader di Kiev nel suo abituale discorso serale alla popolazione.