Il presidente della Repubblica ha sciolto il Parlamento. Italia al voto il 25 settembre, prima riunione delle nuove Camere il prossimo 13 ottobre. ‘Non era possibile formare una nuova maggioranza – ha detto Mattarella dopo le dimissioni di Draghi – Ma restano molti adempimenti da portare a compimento’, in più occorre ‘attuare il Pnrr nei tempi concordati’.
Il governo, ha sottolineato il capo dello Stato, ‘ha gli strumenti per operare prima che si formi il nuovo esecutivo’ e ‘non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando’. ‘Mi auguro che, pur nell’intensa e a volte acuta dialettica della campagna elettorale, vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse superiore dell’Italia’. ‘Grazie a Mattarella, ha gestito la crisi con saggezza. Siamo orgogliosi per aver servito i cittadini. Ci sarà tempo per i saluti, ora al lavorò, ha detto Draghi ai ministri dopo aver fissato la data del voto.
Terremoto politico nei partiti. Dopo Gelmini, anche Renato Brunetta lascia Forza Italia: “Ha tradito i suoi valori”. Carfagna: “Prendo distanze da Forza Italia e avvio riflessione”. Si dimettono anche il senatore Cangini da Fi e la deputata Alemanno dal M5s. Berlusconi: “Lo strappo Gelmini-Brunetta? Riposino in pace. Non volevamo che Draghi andasse via, ma ha detto no al bis. Forse era stanco”.
Letta alla Bbc: “Italia tradita, una vergogna. Italiani puniranno chi ha ucciso il governo. Difficile ricomporre con i cinque stelle”. Conte: “Mi presento alle elezioni come leader del Movimento”. Di Maio: “Con me Mts creava governi, non li sfasciava”. Renzi: “Chi vuole sostenere l’area Draghi dia un segnale”. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni commenta: “Crisi rocambolesca e inaspettata, ma noi siamo pronti”.