Incontri, telefonate e videocollegamenti oggi anche tra Matteo Salvini e i dirigenti della Lega. Salvini ha sentito Giorgetti, Attilio Fontana, Fedriga, Zaia, i vicesegretari, i capigruppo e Roberto Calderoli. “Faremo il bene dell’Italia e degli italiani”, ha detto loro Salvini. “Lega e Forza Italia prendono atto della grave crisi politica innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle che, come ha sottolineato il Presidente Mario Draghi, “ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”.
Dopo quello che è successo, il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica”, si legge in una nota congiunta di Forza Italia e della Lega, al termine di una telefonata tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
“Dubito – è la previsione di Giorgia Meloni – che la crisi rientrerà. Mario Draghi capisce che da qui alla fine della legislatura le cose possono solo peggiorare, conosce bene l’attuale condizione economica dell’Italia (anche grazie all’azione del suo governo) e penso possa preferire passare la mano adesso invece che in autunno, quando la realtà striderebbe con il racconto di Draghi salvatore”. Non escludo si possa convincere Draghi a restare ma non mi pare ci siano molti margini, considererei scandaloso mettere insieme il quarto governo calato dall’alto, sarebbe una scelta di gravissima responsabilità”, aggiunge.
“L’unica cosa che non possiamo permetterci è galleggiare. C’è la guerra in Ucraina, una difficile situazione economica, energetica e sanitaria, l’Italia ha bisogno di un governo forte e coeso per attuare il Pnrr, varare la legge di bilancio, affrontare la crisi derivante dall’inflazione e continuare a contrastare la pandemia. Quindi, o c’è la fiducia o si va al voto. Non possiamo tornare alla politica dei ‘no’ e dell’assistenzialismo: o consentiamo a Mario Draghi di lavorare al meglio, senza dannosi compromessi al ribasso, oppure è meglio il voto”. Lo afferma il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi.
“Noi lavoriamo per la prosecuzione di un governo di unità nazionale e ci auguriamo che la discussione che si sta svolgendo all’interno dei Cinque Stelle aiuti questa prospettiva ed eviti di dare spazi, peraltro immeritati, alla destra”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine di un evento a Bologna.
“Le urne non vanno demonizzate, ma andarci alla vigilia di una legge di bilancio in un quadro pandemico che si fa sentire e in una situazione internazionale come quella attuale, senza aver messo in sicurezza redditi di lavoratori e pensionati e aver dato risposte sull’incidenza dell’inflazione, non è certamente la soluzione migliore”, ha aggiunto.
“Ora bisogna agire. Siamo in mobilitazione permanente da qui a mercoledì – giorno del dibattito in Aula – per consentire che Draghi possa andare avanti. Faremo di tutto per avere un Draghi Bis libero dai condizionamenti che affronti le scelte necessarie al Paese”, scrive nella sua e-news Matteo Renzi.
“Dobbiamo lavorare per un bis di Draghi. Lo richiede la sicurezza dell’Italia. Ma senza un chiaro impegno della Lega ad abbandonare la linea ‘diversamente 5S’ e la consapevolezza dalle parti del PD che Conte non potrà farne parte, è meglio astenersi ed evitare ulteriori figuracce”, scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.