
“Sono ancora ottimista, il governo non rischia perché l’interesse nazionale e degli italiani è preminente. È stato formato per fare, e questa è la condizione che ha per fare. Il governo non si fa senza i 5 stelle, questa è la mia opinione”.
Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Cdm, commentando la situazione all’interno dell’esecutivo dopo le tensioni con i pentastellati registrate nelle ultime ore. “I Cinque Stelle danno un contributo importante e sono certo che continueranno a darlo nei prossimi mesi”, ha chiarito il premier, aggiungendo che “Conte ha confermato che non è intenzionato ad uscire dal governo e a dare l’appoggio estero, quindi mi baso su questo”. Un esecutivo con un’altra maggioranza? “Non sono disposto a guidarlo”, assicura il premier.
E se invece ci fosse solo un appoggio esterno dei pentastellati? “Il governo è nato con i 5 Stelle, non si accontenta di un appoggio esterno, perché valuta troppo il contributo dei 5 Stelle per accontentarsi di un appoggio esterno”, ha precisato ancora il presidente del Consiglio. E sull’ipotesi di un rimpasto, assicura: “Nessuno ce lo ha chiesto”. Mentre sul suo futuro politico, Draghi ha anticipato: “Questo è l’ultimo governo di legislatura in cui sono premier”.
Poi Draghi, sempre sulla questione del M5s, ha sottolineato: “Non ho sentito Grillo, mentre ho sentito Conte ieri e ci siamo scambiati dei messaggi. Non ho mai fatto le dichiarazioni che mi sono state attribuite sui 5 stelle, io non entro nei partiti. Mi è estraneo e non capisco il motivo di tirarmi dentro. Dicono che ci sono riscontri oggettivi, vediamoli”.
“In una settimana così densa di risultati per il governo, la comunicazione si è concentrata su qualcosa di nazionale, di politico, chiamiamolo così, ma non che ha profondamente l’interesse degli italiani. Questa sproporzione fra le due cose ho notato”. Così Mario Draghi ha risposto a chi gli domandava se fosse rammaricato per le polemiche di politica interna.