Vi è mai capitato di non riuscire a dire di no a quell’amico che vi faceva una richiesta assurda? Oppure di aver subìto per tanto tempo una certa situazione senza dire nulla e poi esservi ritrovati ad aggredire il vostro interlocutore, lasciandolo senza parole?
Ecco, entrambi sono esempi di mancanza di assertività.
L’assertività è riuscire ad esprimere sé stessi nel migliore dei modi, raccontando le proprie sensazioni ed emozioni, esprimendo e facendo valere il proprio punto di vista. Inoltre, un comportamento assertivo promuove l’uguaglianza, riconoscendo il punto di vista, le emozioni e le idee altrui.
Quindi, essere assertivo è uno stile comunicativo a metà strada tra il comportamento aggressivo e quello passivo che si collocano su un continuum che definisce un aspetto del modo di essere di ogni persona.
Caratteristiche dello stile assertivo
Chi possiede uno stile comunicativo (verbale e non verbale) assertivo è caratterizzato da pensieri come:
- Le mie idee sono giuste ma anche quelle degli altri.
- Sono bravo e ho ottime capacità ma anche gli altri hanno ottime capacità e abilità.
- Sono in grado di raggiungere i miei obiettivi.
- So cosa voglio e come raggiungerlo.
- Posso esprimere me stesso con idee e opinioni ma anche gli altri hanno il mio stesso diritto.
- Ho il diritto di essere ascoltato e il dovere di ascoltare l’altro.
- Ho idee chiare sui miei bisogni e desideri.
- Pianifico le mie azioni per raggiungere i miei obiettivi.
- Mantengo una buona valutazione di me anche se le cose non vanno come desideravo e se non raggiungo l’obiettivo.
- So gestire le divergenze e le discussioni con gli altri senza sfociare nell’aggressività o passività.
- So assumermi le responsabilità di quello che faccio e dico e non ho paura nell’esprimere ciò che penso.
Comportamento assertivo
Sul piano psicologico e comportamentale, queste persone:
- Affrontano la situazione esprimendo ciò che pensano in maniera chiara e diretta senza paura del giudizio altrui e rispettando le idee altrui.
- Esprimono il proprio disappunto all’interlocutore in maniera adeguata senza mettere in difficoltà l’altro, senza intimorirlo o metterlo a disagio.
- Ascoltano gli altri prendendo in considerazione anche il loro punto di vista rispondendo alle richieste e alle critiche altrui.
- Hanno un tono di voce normale, una postura rilassata e un buon contatto visivo (non fisso).
- Sperimentano emozioni come tristezza, fastidio senza arrivare all’eccesso come rabbia o disperazione.
- Rispettano l’individualità dell’altro.
Cosa fare?
Indubbiamente l’ambiente familiare ed educativo in cui siamo cresciuti può averci fatto apprendere il nostro personale modo di rapportarci all’altro, sempre lungo quel continuum passivo-aggressivo. Possono averci insegnato a pretendere le cose o al contrario, a non averne affatto diritto. A volte si prova vergogna a dire apertamente come ci si sente o cosa si pensa, perchè ci hanno fatto sentire sbagliati o non ci hanno abituato sin da piccoli ad esprimerci al meglio, nel rispetto di noi stessi e degli altri.
Ma la buona notizia è che l’assertività è una capacità che può essere appresa, attraverso percorsi psicologici fatti di esercizi ad hoc, mettendosi in gioco attraverso azioni che puntano a far valere i nostri diritti, passando prima attraverso un percorso di rafforzamento della nostra autostima.
Piccoli esercizi per provare ad essere assertivi:
- Impara ad esprimere le tue posizioni, i tuoi bisogni e desideri, anche se sono diversi da quelli altrui; è molto meglio dire ciò che si vuole, piuttosto che dire sempre “ a me va bene tutto”.
- Impara a parlare anche un po’ di te e non metterti solo in disparte ad ascoltare gli altri; se quello che pensi è opportuno e sensato, esprimilo! Gli altri impareranno a conoscerti e ad apprezzarti.
- Accetta i complimenti!
- Quando qualcuno dice qualcosa e tu non sei d’accordo, impara ad esprimere in maniera educata la tua opinione; non startene zitto pensando che in questo modo si vive meglio: scambiare opinioni è fonte di crescita.
- Se non capisci qualcosa impara a chiedere “perché”!
- Difendi i tuoi diritti e impara anche a dire “no”; se sei infastidito per qualcosa dillo con garbo, ma fallo notare.
- Non giustificarti se hai espresso un’idea diversa dagli altri, è la tua e quindi rispettabile quanto le altre.