Benzina e gasolio potrebbero riservare brutte sorprese agli automobilisti che si spostano per le vacanze di Pasqua. Alla vigilia delle feste ci sono stati aggiustamenti al rialzo dei prezzi da parte di diversi marchi, in maniera differenziata sul territorio, secondo i dati comunicati dai gestori, e anche Eni ha ritoccato verso l’alto di un centesimo i prezzi raccomandati.
Inoltre, spiega Assoutenti, la benzina costa oggi il 12,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre per il gasolio si spende il 22,7% in più, con un aggravio di spesa pari a +16,2 euro a pieno per chi trascorre la Pasqua fuori casa.
Sul tema benzina, si apprende da fonti governative riprese da diverse agenzie di stampa, l’esecutivo sarebbe orientato a prorogare lo sconto di 25 centesimi sulle accise di benzina e diesel per i mesi di maggio e giugno.
L’attuale sconto terminerebbe il 2 maggio. Il Def, approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, prevede 5 miliardi di aiuti per famiglie e imprese.
Secondo quanto si apprende però, la proroga fino a giugno dei 25 centesimi di sconto sulle accise non verrebbe finanziata con i 5 miliardi del Def, ma con le extra accise incassate dallo Stato nei primi mesi del 2022.
Le stesse fonti governative affermano che i 5 miliardi del Def verranno utilizzati, in parte, anche per aiutare gli enti territoriali e per frenare l’aumento dei prezzi.
Il Governo – si apprende – dovrebbe approvare nei prossimi giorni anche un decreto legge per semplificare le procedure per quanto riguarda le installazioni energetiche.
D’altronde sull’Italia, come su tutti i Paesi europei, pesa l’aumento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione. L’obiettivo di Draghi e dei suoi ministri è quello di non finanziare indirettamente la guerra di Vladimir Putin in Ucraina e di sostituire il più rapidamente possibile i 30 miliardi di metri cubi di gas annui che importiamo dalla Russia.
Per questo, il presidente del Consiglio sarà mercoledì 20 in Angola e giovedì 21 in Congo Brazzaville, e in programma c’è anche un viaggio in Mozambico.
Lunedì Draghi ha chiuso un accordo per aumentare le importazioni di gas dall’Algeria, mentre gli Stati Uniti daranno all’Europa 15 miliardi di metri cubi di gas liquefatto. Un aumento delle importazioni di gas potrebbe arrivare anche da Azerbaijan, Qatar, Egitto, Libia.