Sabato 16 aprile si terrà un corteo di protesta a Firenze dopo l’intervento, avvenuto lo scorso 5 aprile, di due agenti della polizia municipale del reparto antidegrado nei confronti di un venditore ambulante senegalese. Il fatto è successo di fronte al Ponte Vecchio. Il ragazzo, Pape Demba Wagne, ha 25 anni e si trova in Toscana dal 2017.
Il fermo è stato ripreso in un video sollevando polemiche sull’operato dei vigili: nel filmato si vede un agente che tiene il braccio stretto intorno al collo dell’ambulante mentre un altro lo immobilizza sedendosi sulle sue gambe. “Lascialo stare”, urla una ragazza che assiste alla scena. Due passanti hanno presentato esposto in Procura, consegnando anche le immagini riprese.
Il governo del Senegal ha accusato i due agenti di “trattamento razzista e inumano”. L’ambasciatore senegalese a Roma, Papa Abdoulaye Seck, si è subito recato a Firenze per parlare con il sindaco Dario Nardella e il prefetto per chiedere spiegazioni. Wange sarebbe stato tenuto a terra “come George Floyd”.
Nardella dichiara di confidare nella correttezza dell’operato della polizia municipale e dice che sarà avviata “una verifica interna”. E aggiunge: “Respingiamo fermamente l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo”. Il municipio ha fatto anche sapere che i vigili, prima del momento di tensione ripreso dai passanti, erano stati colpiti.
Il sindaco di Firenze ha incontrato i sindacati della polizia municipale. “L’incontro è stato molto positivo, in un clima di totale serenità” ha dichiarato Nardella. “Ora ho voluto dire a tutti i rappresentanti dei sindacati della polizia municipale che l’episodio del 5 aprile non ha niente a che vedere con il lavoro della polizia municipale, nel senso che noi non cerchiamo processi formali e giudizi frettolosi sul nostro corpo della polizia municipale che fa un lavoro straordinario, soprattutto sul contrasto all’illegalità. È sotto gli occhi di tutti il tentativo di una strumentalizzazione politica”.
Nardella ha confermato la richiesta di una verifica interna sull’accaduto, “proprio perché siamo noi i primi a voler far luce su tutto”. “Noi – ha aggiunto – vogliamo che sia ricostruito tutto l’episodio, non abbiamo alcun timore di applicare sanzioni disciplinari nel caso in cui fossero ravvisate responsabilità così come siamo altrettanto certi che la proposta di sciogliere la polizia municipale o un reparto della municipale sia una proposta assurda”. In merito alle accuse avanzate dall’ambasciatore senegalese, Nardella ha dichiarato di ritenere “offensiva per la città e la nostra municipale l’accusa secondo cui gli agenti abbiano reagito per motivi razziali. Con la comunità senegalese c’è un ottimo rapporto e sarà sempre più forte”.
Al corteo di protesta organizzato per sabato prossimo parteciperà anche la comunità senegalese. Il programma è stato confermato in una nota di Potere al popolo di Firenze, che già aveva organizzato una manifestazione a Palazzo Vecchio. Al presidio, come riportano le agenzie, hanno preso parte anche Firenze Città Aperta, Partito della Rifondazione Comunista e Sinistra Progetto Comune.
“Il reparto antidegrado è nato per contrastare ‘i fenomeni di degrado, inciviltà e cattivo uso del suolo pubblico cittadino'”, si legge nella nota di Potere al popolo. “Ora noi ci chiediamo: chi è che fa cattivo uso del suolo pubblico cittadino? I poveri, gli ambulanti, i senza tetto, che spesso non hanno altro luogo dove andare?”. E ancora: “La retorica del decoro sta portando questa città ad escludere chiunque viva lo spazio pubblico al di fuori dei luoghi del consumo e di profitto”. In merito alla manifestazione prevista per sabato Nardella ha commentato: “Mi auguro che non si chiedano processi sommari”.