I sindacati sono scesi in piazza a Roma per dire no a qualsiasi forma di fascismo. Il corteo dei manifestanti, provenienti da tutta Italia, si è radunato in piazza dell’Esquilino, da dove alle 12:30 è partito per poi giungere in piazza San Giovanni. La manifestazione “Mai più fascismi: per il lavoro, la partecipazione, la democrazia” è stata indetta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil.
La protesta, pacifica, è stata organizzata a seguito dell’assalto alla sede della Cgil avvenuto lo scorso sabato. In testa al corteo proprio uno striscione del sindacato vittima dell’assalto: “La Cgil resiste!”. Maurizio Landini, segretario generale del sindacato, è stato accolto dal coro “Siamo tutti antifascisti”. “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945″, si legge su un altro manifesto.
Maurizio Landini ha voluto precisare subito che quella organizzata a Roma “non è una manifestazione di parte”, ma “una manifestazione che difende la democrazia di tutti”. Perché l’attacco alla sede Cgil, ha ribadito, “è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla. C’è da progettare un futuro che applichi i principi fondamentali della nostra Costituzione”.
Landini dal palco si è lasciato andare anche allo sfottò di quanti hanno fatto l’assalto alla sede Cgil: “Hanno fatto danni, hanno distrutto anche delle opere d’arte, dei quadri. C’è un bellissimo quadro all’ingresso di Guttuso, non lo hanno toccato, forse perché non hanno capito neanche cos’era. C’è un tema: la conoscenza e la cultura devono essere un diritto garantito a tutti. Con la conoscenza e la cultura sconfiggiamo il fascismo e la violenza”.
In piazza, secondo gli organizzatori della manifestazione, sono scese 200mila persone provenienti da tutta Italia. Secondo la questura, invece, i partecipanti erano circa 60mila. Stamani a Roma sono arrivati 800 pullman, 10 treni speciali e alcuni voli dalle isole. Centinaia di palloni gonfiabili blu, rossi e verdi e bandiere hanno colorato piazza San Giovanni, fulcro della manifestazione dei sindacati.
Anche Luigi Di Maio e Giuseppe Conte in piazza San Giovanni sotto il palco. Assieme a loro una delegazione del Movimento 5 Stelle, tra cui Paola Taverna e Dino Giarrusso. “È una grande festa democratica senza colore politico”, ha dichiarato l’ex premier. “La piazza di oggi è una grande risposta di popolo che sottolinea l’importanza dei nostri valori costituzionali che permettono a tutti di concorrere pacificamente alla vita pubblica, di esprimere le proprie idee ma non con la violenza”, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri.
Intorno alle 16.30 si è conclusa la manifestazione con tutte le sigle sindacali sul palco che hanno salutato la piazza cantando Bella Ciao. Tutta la platea presente ha sventolato le bandiere e intonato la canzone partigiana assieme a diversi politici, tra cui Giuseppe Provenzano, Andrea Orlando, Stefano Fassina, Nichi Vendola, Luciano Nobili e Gennaro Migliore, tutti sotto al palco ad applaudire e a cantare.
Il centro di Roma è stato presidiato per la manifestazione dei sindacati “Mai più fascismi”. Sorvegliati “speciali” non solo i palazzi istituzionali, ma anche una serie di obiettivi ritenuti sensibili come anche cantieri edilizi che si trovano nell’area, palazzi occupati e sedi dei sindacati. Sotto la lente delle forze dell’ordine – circa 700 gli agenti messi in campo – inoltre, la sede di Casapound che si trova a poche centinaia di metri dal percorso del corteo.