
Come capita a volte nei racconti più belli, è stato per caso che ho conosciuto Sara Pinton, scrittrice dell’opera intitolata Pelle Come Carta.
Quando ho scoperto che aveva appena scritto un libro, il suo primo libro, ho voluto leggerlo e devo dire che sono rimasta molto colpita fin dalla copertina, creata dal famoso artista Antonio De Blasi.
È una lettura davvero intensa dove il mondo femminile si apre in tutta la sua complessità.
I racconti sono intercalati da poesie e titoli di brani musicali che Dora ascolta con le sue cuffiette rosa.
Dora, la protagonista, rappresenta ogni donna in tutte le fragilità e punti di forza.
È un’opera che ti costringe a metterti davanti allo specchio e a guardare fin nel profondo, dove solo tu sai cosa nascondi o cosa proteggi.
Dora vive di emozioni, le cerca come acqua nel deserto, anche quando sa che possono farle male.
Vive con i suoi demoni, li imprime su tele che tiene nascoste come segreti inconfessabili. Tele che un giorno, quando lei si riconcilierà con se stessa, saranno la sua fortuna.
Ama, odia e si odia. Non riconosce il suo corpo come proprio, ma come trappola. Lo maltratta, lo deturpa.
Così come fa con la sua vita quando si concede a uomini immeritevoli. Tutto e sempre nella ricerca spasmodica della felicità e dell’amore che possano lenire le sue cicatrici dell’anima.
“ La verità è che mi hanno ferire da molti. La verità è che ho perso la fiducia nella verità, nel credere che gli uomini siano sinceri, che non vogliano solo il tuo essere bambolina gonfiabile, che si innamorino della tua intelligenza ma che poi se ne dimentichino e si comportino come se tu fossi stupida, come se non fossi in grado di capire che mentono e che sei solo l’ennesimo passatempo alla loro vita triste, alla loro routine che però non lasceranno mai per te. È questa la verità: sei solo un numero della lista delle donne che provoca loro emozioni, batticuori, che li fa sentire vivi e che dà loro la forza per continuare poi quell’altra di vita, quella stabilita, piatta, senza sentimenti forti, a casa, con la moglie e i figli se ci sono. Mi sono fatta rubare il cuore, l’ho ceduto senza obiezioni e non sono più capace di vivere senza…”
…
“ Il silenzio quando non è abbandono parla più di mille parole. È una colonna sonora che ti frulla nel cervello come se ti ripetessi la melodia e ti si schiarissero le idee, è il rumore del vento tra le ali…”
…
Domande a Sara
Com’è nato Pelle come carta?
Da molti anni (dal 2009) continuavo a scrivere e a custodire i miei pensieri in una cassettiera rossa, insieme a moltissime foto, che ho scattato in giro per il mondo, e a disegni che mi ispiravano i miei racconti. Poi, è arrivato quello che definisco il momento giusto, la maturità, così ho riaperto quei cassetti rossi, ho tirato fuori i miei racconti e ho deciso che era arrivato il momento di dar loro vita.
Che cos’è per te la scrittura?
Il mio rifugio. Quando scrivo, vivo in un mondo parallelo dove presenze prendono vita e arricchiscono le mie giornate, anche quelle meno belle, quelle in cui non si trovano risposte.
Chi è Dora?
Dora non è una persona in particolare, ma tante sfaccettature femminili. Non mi piace definirla una persona anziché un’altra, non mi piace dire chi è o chi non è. In questo libro voglio raccontare quello che c’è dentro Dora, così come quello che c’è dentro tutte le donne, dentro ognuna di noi, sempre in continua evoluzione.
Che cosa c’è di Dora in te?
Sicuramente la testardaggine, il non avere filtri, il coraggio e, certamente, anche alcune sue ferite mi appartengono. Le volte in cui nella vita mi sono sentita sbagliata, fuori posto e non abbastanza. Ecco, anche questo appartiene a me come appartiene Dora.
Perché la scelta di non inserire l’indice?
Non c’è indice in quanto lo trovo limitante. Per me è una sorta di diario e il diario non ha indice: si legge come si vuole.
So che il tuo libro sta riscuotendo parecchio successo, ho letto anche le recensioni e tutte da cinque stelle. Come ti senti in vista della presentazione che avverrà a Saronno (VA) il 23 settembre?
Emozionata, felice, incredula. Ho realizzato un sogno e auguro a tutti di aprire i propri cassetti rossi per realizzare i sogni che vi contengono. Per la presentazione sto già tremando.
Due parole sull’autore
Sara è una donna tanto dolce quanto forte. Basta soffermarsi sull’intensità dello sguardo dei suoi occhi, uno verde e uno azzurro, per capire molto di lei.
È una varesina innamorata della sua città giardino. Si dedica alla studio delle materie olistiche e del mondo femminile, che assorbono molto del suo tempo. Dinamica e sempre in movimento alla ricerca di posti nuovi da scoprire.
Pelle come carta
Augurando a Sara che questo sia solo il primo di tanti successi, ricordo a chi volesse partecipare che: Il 23 settembre, alle ore 18:30, presso lo Sporting Club di Saronno (via Garcia Lorca), l’Associazione Culturalmente & Musicalmente presenterà il libro Pelle come carta e intervisterà l’autrice Sara Pinton.