Cosa c’è di male nel fare delle domande, nel sentire altre voci e studi scientifici su i vaccini? La dittatura del pensiero unico non lascia scampo a nessuna affermazione contraria. Censura, blocchi e subito si viene etichettati come no vax. Lasciamo da parte gli estremisti, l’ignoranza e cerchiamo di capire cosa effettivamente ci mettete nel sangue.
Semplice conoscenza per il bene della salute pubblica. A pochissime ore di distanza (senza citare altri numerosissimi casi) sono morte due persone subito dopo la somministrazione del vaccino. “Non mi sento molto bene, oggi resto a casa dal lavoro. Vado a riposare”.
Così aveva detto alla moglie Marco Piu, 36 anni, dipendente della cantina di Casarsa in Friuli, ma da quel letto non si è più rialzato. Mercoledì sera, alle 20.30, è stata proprio la moglie, Sara De Franceschi, di ritorno dal lavoro, a trovarlo senza vita nel suo letto. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo: il personale del 118 è giunto in via dei Pinali a Cimpello, dove viveva da qualche tempo, ma ogni tentativo è risultato vano. Martedì il 36enne si era sottoposto alla seconda dose di vaccino anti Covid.
Mentre ad Arona sono in corso le indagini dei Carabinieri, dove un uomo di 52 anni è stato stroncato da un malore dopo essersi vaccinato. Andrea Pirali ha ricevuto l’iniezione poco prima delle 15; si è fermato per un quarto d’ora al centro e non ha avvertito alcun problema. Ha deciso di tornare a casa, nelle vicinanze del centro vaccinale. Ma nella sua abitazione si è sentito male ed è stata chiamata l’ambulanza del 118, che lo ha portato in ospedale, ma pochi minuti dopo Pirali è morto.
Non si conoscono ancora le cause del decesso ed è tutto da dimostrare se vi siano correlazioni fra la somministrazione del vaccino e il malore; per fare luce su questo punto e accertare la cause della disgrazia ha aperto un’inchiesta la Procura della Repubblica di Verbania. Ci sono tanti scienziati e medici di fama internazionale, che hanno tante cose da dire in merito ai vaccini, ma vengono messi a tacere, fatti passare per pazzi.
Perchè? Il professor Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina nel 2008, che già lo scorso aprile affermò come questo virus è frutto di una manipolazione umana in laboratorio ad una serie di domande del giornalista Richard Boutry del canale tv “France Soir” rispose: “Cercherò di mitigare l’entusiasmo per questo progetto di vaccino; è un progetto a lungo termine e stiamo chiedendo alle persone di accettarne l’utilizzo immediato, ma l’accettazione è un errore perché rischiamo di avere effetti assolutamente imprevedibili. Sono stati fatti alcuni studi sugli animali, ma non sufficienti per prevedere cosa accade quando queste sperimentazioni vengono estese sulle persone senza prevederne le conseguenze. L’uomo non può essere utilizzato come cavia, i bambini non possono essere utilizzati come cavie, non è assolutamente etico. Non è possibile che vi siano morti a causa dei vaccini”.
Alla domanda del giornalista francese sul vaccino come migliore soluzioni contro il Covid, il Premio Nobel ha risposto: “No, è una soluzione, ma non la sola. Ci sono trattamenti e terapie che possono funzionare e costano poco, come l’azitromicina, l’idrossiclorochina e ancora altri che provengono da elementi naturali che hanno avuto effetti positivi come è accaduto con la malaria e che possono avere effetti anche con questa infezione. Quindi non possiamo stare fermi, ma bisogna agire giustamente. L’interesse, se volete saperlo, sta all’origine di questo virus. Si tratta di capire con cosa abbiamo a che fare, ed è ancora difficile dirlo attualmente. Non abbiamo conoscenze precise se questo virus sia arrivato dal laboratorio di Wuhan o da alcuni laboratori americani. Nei mesi che hanno preceduto l’epidemia attuale”.
Qualche mese fa, un gruppo di 57 scienziati, medici ed esperti di politica di primo piano ha pubblicato un rapporto che mette in dubbio la sicurezza e l’efficacia degli attuali “vaccini” COVID-19 e chiede ora la fine immediata di tutti i programmi di vaccinazione. Infine, piovono accuse sull’Ema, l’agenzia europea del farmaco, l’ente che ha rilasciato le autorizzazioni in emergenza ai produttori dei quattro vaccini in commercio nel vecchio continente.
Questa volta a puntare il dito contro l’Agenzia europea per i medicinali non sono banali cittadini, bensì cento esperti e studiosi del coronavirus. Epidemiologi, esperti di malattie infettive, microbiologi, chimici e biologi, tutti parte dell’associazione “Doctors for Covid ethics” (Medici per l’etica Covid), hanno infatti scritto due lettere indirizzate direttamente alla direttrice dell’Agenzia Emer Cooke, ma anche alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
“Le nostre preoccupazioni riguardo ai vaccini basati sui geni non si limitano a quello di AstraZeneca, ma anche a Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson”, si legge nella missiva citata da Libero e il Tempo. “La nostra preoccupazione più seria è che voi date l’impressione che la trombosi del seno venoso cerebrale (CV ST) sia un evento avverso molto raro. In effetti, è vero probabilmente il contrario. I sintomi cardinali del CVST dominano l’elenco delle reazioni avverse”. Per il bene di tutti è doveroso fare chiarezza.
Da una parte c’è che vorrebbe vaccinare le formiche sugli alberi e dall’altra c’è chi afferma con studi medici scientifici la problematica del vaccino. Non esiste una sola verità imposta 24 su 24, accompagnata da una continua campagna di terrore mediatico, che ci ricorda tutti i giorni, a distanza di quasi due anni i positivi e i negativi.