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Cgia di Mestre: nel 2018 evasi 110 miliardi di euro

| 1 Agosto 2021 | ECONOMIA

Nel 2018 l’evasione fiscale in Italia è stata di quasi 110 miliardi di euro, 109,8 miliardi per la precisione. È la stima, in attesa della riforma fiscale, dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui il mancato introito vale oltre 6 punti di Pil. “In altre parole, per ogni 100 euro di gettito versato all’erario da cittadini e imprese, 15 sono rimasti nei portafogli degli evasori”, ha spiegato l’associazione.

Le situazioni più pesanti erano al Sud con la Calabria che “ha registrato una percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha provocato 3,3 miliardi di imposta evasa”.

“In pratica – fanno notare dalla Cgia di Mestre – ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono sfuggiti 24,5 euro”. Critica anche la situazione in Campania che nel 2018 presentava un peso dell’economia sommersa pari al 19,8%, 10,2 miliardi di imposta non versata che, in termini percentuali, ha portato l’evasione a toccare il 22,7%.

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Al terzo posto troviamo la Sicilia con un’economia in nero del 19,3%, un’evasione di 8,1 miliardi, pari al 22,2%. Seguono la Puglia con il 19,1% e quasi 7 miliardi di evasione, il 22% e il Molise con il 17% per 520 milioni sommersi pari al 19,6%.

La stima dell’economia non osservata dell’Umbria nel 2018 è del 16,2% per 1,7 miliardi pari al 18,6%; in Sardegna e Abruzzo l’evasione è del 15,6% e circa 2,5 miliardi. Poco sotto Marche e Basilicata rispettivamente con economia non osservata di 15,2% e 14,7%, 3 miliardi e 910 milioni evasi e l’evasione che tocca il 17,5% e il 16,9%.

Progressivamente la percentuale di economia non osservata cala in riferimento alla Toscana, Liguria, Lazio, Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, e Friuli Venezia Giulia.

Infine le realtà territoriali più “fedeli” al fisco sono state la Provincia Autonoma di Trento con un’evasione all’11,3%, la Lombardia all’11% e la Provincia Autonoma di Bolzano al 9,7%.

Dei quasi 110 miliardi di evasione in Italia, circa 35 miliardi sono stati nel Mezzogiorno, quasi 25 nel Centro Italia, 21 miliardi nel Nord Est e più di 28 miliardi nel Nord Ovest.

Per l’ufficio studi della Cgia è “necessario ridurre drasticamente il peso del fisco”. “Buona parte del mancato gettito, in particolar modo al Sud, è ascrivibile all’evasione di sopravvivenza, per cui non pagare le tasse ha consentito a moltissime attività di rimanere in vita, salvaguardando molti posti di lavoro”, ha spiegato l’associazione.

Negli ultimi dieci anni, la Cgia Mestre ha evidenziato però che l’ammontare complessivo dell’evasione fiscale “è leggermente in calo, ma di poco”, sebbene nello stesso periodo l’amministrazione finanziaria “abbia visto aumentare notevolmente gli strumenti a disposizione per contrastare l’evasione delle imposte”.

TAG: Cgia, evasione fiscale, Italia, Mestre, Regioni
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