Due bambini di 7 e 8 anni sono morti nel pomeriggio del 3 luglio e altri due, loro coetanei, sono rimasti feriti nel crollo del tetto di una vecchia ghiacciaia. L’incidente è avvenuto nei pressi di Malga Preta, lungo la provinciale 12 a Sant’Anna d’Alfaedo, nel Veronese. L’allarme è stato lanciato attorno alle 16.
Secondo quanto si è appreso, le famiglie con i bimbi stavano consumando il pasto a Malga Preta dopo aver effettuato una lunga escursione sui monti Lessini lungo uno dei sentieri più frequentati della zona. Mentre gli adulti erano intenti a preparare il pic-nic, il gruppo di quattro bimbi si è allontanato, arrampicandosi sul tetto dell’antica ghiacciaia, ormai in disuso da molti anni, attigua alla malga.
La ghiacciaia è una particolare buca scavata nel terreno, una sorta di frigorifero naturale che un tempo veniva riempita in inverno di neve e utilizzata in estate per mantenere i cibi al fresco. Si trova sotto il terreno e solitamente è ricoperta di sassi, lastre di pietra o mattoni.
I quattro bimbi si sono arrampicati sul tetto senza rendersi conto che la volta del manufatto era instabile. Improvvisamente il tetto ha ceduto di schianto facendo precipitare i piccoli da un’altezza di tre metri. Sopra di loro si è creato un ‘muro’ di pietre che li ha schiacciati.
Non essendoci copertura telefonica e con la linea intermittente, in un primo tempo si era creduto che fossero precipitati in un buco o in un fosso, così sono stati inviati l’elicottero di Verona emergenza e Trento, il Soccorso alpino e speleologico di Verona e i Vigili del fuoco.
I due bambini rimasti feriti nella caduta da una ghiacciaia in Lessinia sono stati portati con l’elisoccorso all’ospedale di Borgo Trento (Verona) e sarebbero fuori pericolo di vita con ferite non gravi agli arti inferiori. La zona dove è avvenuto l’incidente è quella delle malghe Preta: ce ne sono due, una di Sopra (a quota 1.527 metri) e l’altra di Sotto (a quota 1.482 metri) ma sono entrambe piuttosto vicine e si trovano vicino al Corno d’Aquilio (1.554 metri di quota). Di fatto proprio al confine tra il Veronese e il Trentino. Il dramma, dalle prime informazioni, sarebbe avvenuto in quella ”di Sotto”.