La Commissione Ue e il governo italiano hanno raggiunto un accordo su Ita, la newco che prenderà il posto di Alitalia. L’intesa sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica, prevede che la parte relativa all’aviazione sia trasferita direttamente a Ita in forma ridotta, con meno della metà della flotta attuale e un taglio significativo del personale che avrà anche nuovi contratti. E’ quanto si apprende da fonti Ue dopo l’incontro a Bruxelles tra la vice presidente Ue, Margrethe Vestager, e i ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) e Daniele Franco (Economia).
Il ministro Giorgetti, ha delineato i tempi dell’operazione. “Abbiamo il dovere di garantire l’operatività nella stagione estiva, poi ci sarà una nuova compagna che partirà e partirà alle condizioni che si stanno definendo”. Sul decollo di Ita “abbiamo fatto dei passi in avanti, non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo. Però sicuramente oggi è una tappa importante verso la soluzione del problema”, ha aggiunto Giorgetti.
La newco Ita potrà partecipare ai bandi su marchio, handling e manutenzione, mentre non ci sarà un trasferimento della base clienti del programma fedeltà, spiegano le stesse fonti Ue, evidenziando che i bandi dovranno essere concorrenziali, trasparenti e aperti.
Riguardo alle tempistiche per la finalizzazione dell’accordo, le fonti spiegano che spetta ora all’Italia presentare a Bruxelles una tabella di marcia dei prossimi passaggi tecnici, che vanno dalle richieste per le licenze da parte di Ita ai bandi per il trasferimento degli asset. La Commissione, aggiungono, continuerà con le sue valutazioni e, se l’Italia presentare i nuovi dati in modo tempestivo, la decisione arriverà in tempi tali da consentire a Ita di partire appena pronta.
“Positivo finalmente lo sblocco della situazione di stallo con la commissione europea”. È quanto afferma il segretario nazionale Fabrizio Cuscito su Alitalia, sottolineando “è importante però che l’accordo trovato, come invece leggiamo da indiscrezioni giornalistiche, non sia mortificante per l’industria del trasporto aereo italiano”. Secondo Cuscito “l’intesa deve poter garantire lo sviluppo industriale dell’azienda, il mantenimento dell’attività di volo, di manutenzione, di handling ed amministrative e la tutela dell’attuale occupazione del personale Alitalia. In un momento difficile come quello che sta attraversando tutto il paese ed in particolar modo il settore del trasporto aereo ulteriori perdite di posti di lavoro, per di più ad opera dello Stato, non sarebbero accettabili. Il Governo ora convochi subito le parti sociali”.