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Medio Oriente, Nazioni Unite: la più grave escalation di violenza

| 13 Maggio 2021 | ESTERI

L’inviato dell’Onu per il Medio Oriente ha detto al Consiglio di sicurezza che l’attuale violenza è “l’escalation più grave tra Israele e militanti palestinesi da anni.

I diplomatici dicono che Tor Wennesland è preoccupato che possa scoppiare in una guerra civile. Ieri ha informato il consiglio a porte chiuse – per la seconda volta in tre giorni – sul deterioramento della situazione sul campo, ma l’organismo più potente delle Nazioni Unite ancora una volta non ha agito.

I diplomatici hanno detto che Cina, Tunisia e Norvegia, che hanno convocato la riunione, volevano che il Consiglio rilasciasse un comunicato stampa, ma gli Stati Uniti si sono opposti. I diplomatici hanno parlato a condizione di anonimato perché le consultazioni erano private.

Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto ai giornalisti che Wennesland ha espresso preoccupazione per il numero crescente di vittime civili sia a Gaza che in Israele, e tristezza per la morte dei bambini a Gaza.

Dujarric ha detto che il capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e Wennesland hanno entrambi ribadito che “il lancio indiscriminato di razzi e mortai da quartieri civili altamente popolati verso centri abitati civili viola il diritto internazionale umanitario”.

Wennesland riconosce le legittime preoccupazioni di Israele per la sicurezza, ma ha ribadito che “le forze di sicurezza israeliane dovrebbero esercitare la massima moderazione, calibrare il loro uso della forza per risparmiare civili e oggetti civili nella condotta delle operazioni militari”.

Quattro membri del Consiglio europeo – Francia, Estonia, Irlanda e Norvegia – hanno rilasciato una dichiarazione dopo la riunione del Consiglio chiedendo urgentemente a entrambe le parti “di allentare le tensioni, porre fine alla violenza e mostrare la massima moderazione”. Hanno condannato il lancio di razzi da Gaza in Israele e hanno definito le vittime civili da entrambe le parti “preoccupanti e inaccettabili”.

Da Washington

Il Segretario di Stato americano Antony J. Blinken ha chiamato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per riaffermare il sostegno dell’America al diritto di Israele di difendersi dagli attacchi missilistici di Hamas da Gaza.

Blinken ha parlato mercoledì con il leader israeliano. Il Dipartimento di Stato ha affermato di aver anche ripetuto gli appelli statunitensi per una riduzione della violenza e la convinzione dell’amministrazione Biden che sia gli israeliani che i palestinesi hanno il diritto di vivere in sicurezza e protezione.

Blinken ha annunciato in precedenza che stava inviando un diplomatico di alto livello nella regione per fare appelli simili di persona ai funzionari israeliani e palestinesi. Ha anche detto che Israele aveva un “fardello extra” per evitare vittime civili mentre risponde agli attacchi.

Secondo il Dipartimento di Stato, Blinken ha anche detto a Netanyahu che, come lui e il presidente Joe Biden hanno detto in passato, l’amministrazione ritiene che israeliani e palestinesi dovrebbero “godere di pari misure di libertà, sicurezza, prosperità e democrazia”.

TAG: Israele, Medio Oriente, Palestina, Washington
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