“In questo momento al Sacco siamo in una situazione che regge. Non abbiamo avuto un aumento della richiesta di ricoveri tale, nelle ultime ore almeno, da dire ‘aiuto, sta riesplodendo tutto’. Certamente c’è preoccupazione perché i segnali che ci sono, come l’aumento del numero delle infezioni, sono tali da far pensare di dover reggere, nei prossimi giorni, l’eventuale impatto delle nuove infezioni che arriveranno a ricorrere all’ospedale”. E’ questa la situazione raccontata nel corso de “I numeri della pandemia”, in onda su Sky TG24, da Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano.
L’infettivologo, poi, si è soffermato a commentare il sistema a colori che ha contraddistinto l’Italia in questo periodo, a seconda della gravità dei contagi da coronavirus. “Il sistema a colori evidentemente non ce l’ha fatta. In questo momento io sarei per identificare i luoghi maggiormente colpiti soprattutto da varianti, chiudere per un periodo più o meno breve quei luoghi e vaccinare a tappeto in quei luoghi, dopo aver fatto, sempre a tappeto, test per vedere in che condizioni sono i cittadini”, ha sottolineato Galli. “Possibilmente farei qualcosa di simile anche nei luoghi geograficamente vicini a quelli colpiti. Non è facile, è un sistema un po’ cinese, più o meno è stato fatto così in Cina, però funziona e funziona di più delle chiusure indifferenziate, anche parziali, che a quanto pare non risolvono il problema”, ha aggiunto.
Ciò che è importante ancora, è agire con prudenza, ha commentato infine Galli. “E’ evidente che tutti devono essere prudenti: se viene detto in un Dpcm che una cosa può essere fatta, non bisogna fiondarsi a farla tutti insieme”, ha detto nel corso del suo intervento a Sky TG24.
“Questa variante inglese in particolare, che ha la capacità di infettare, di trasmettersi si dice almeno 40% in più della nostra precedente variante dominante, rischia di diventare dominante in maniera molto rapida. E, dopo quello che ha già fatto a suo tempo, già attorno a dicembre in gran Bretagna, nel frattempo ha varcato la Manica, è arrivata da noi e tra un po’ sarà la variante assolutamente prevalente”, ha sottolineato ancora Galli.