Dall’altra parte c’è un’ala degli ormai quasi ex 5Stelle che intende riformare un gruppo con Conte. Per il bene dei cittadini, dice l’ex guardasigilli. Che aggiunge: “l’Italia ci chiede di difendere gli interessi del Paese nel segno della legalità e della transizione ecologica e di completare il Recovery Plan. Il M5S deve dimostrare lealtà e responsabilità, come abbiamo sempre fatto”. Qualche obiezione ci sarebbe e infatti alla domanda “Ma il movimento è lacerato e le espulsioni vi stanno decimando”, Bonafede cerca di mettersi sulla difensiva. “La nostra non è una fiducia in bianco. Sarà essenziale stare in questo governo difendendo i valori che sono il nostro Dna”, cioè l’incapacità di fare politica. E dunque, ci crediamo? Riusciranno a “normalizzarsi”? Domanda da un milione di dollari!
Ciò che, invece, è fuori da ogni dubbio è che il più visibile tra li ex 5Stelle, che politico non è, cittadino neanche, ma nemmeno portavoce, perché, nonostante l’incarico, non ha saputo fare di meglio che cercare le inquadrature da ogni parte possibile, spuntando da questa o quella testa, quasi sempre quella di Conte, è Rocco Casalino. A suo dire, mister Grande Fratello lo fa per superare la nostalgia dei bei momenti trascorsi con Conte. Così, anziché stare a casa a piangere lacrime dell’amore perduto, cosa con cui non farebbe un soldo di danno, va in giro per tutte le trasmissioni possibili e immaginabili, a promuovere il suo libro: “Il portavoce”, metterei come sottotitolo “ma de ché?”
D’altra parte “ci sono pochi luoghi in una vita, forse persino uno solo, in cui succede qualcosa; dopodiché ci sono tutti gli altri luoghi”, dice Alice Munro. Casalino ha un solo luogo. Ѐ nato al Grande Fratello, in tv e la tv è l’unico luogo in cui potesse tornare.