Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 17 gennaio fino al 5 marzo per cercare di limitare i contagi da coronavirus ha nuovamente diviso l’Italia in zone colorate. Tre sono le fasce di rischio: gialla, arancione e rossa. Nell’area rossa, quella con il maggior numero di restrizioni, sono finite Lombardia, Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano. Ecco cosa si può fare e cosa no in queste zone.
Nella zona rossa ci si può muovere dalle 5 alle 22 soltanto per “comprovate esigenze”, cioè motivi di lavoro, salute ed emergenze all’interno del proprio comune. È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, all’interno del territorio, ma chi deve accompagnare i figli a scuola può farlo.
Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti in massimo due persone (sono esclusi i minori di 14 anni e i disabili), ma solo all’interno del proprio territorio comunale. Rimane valido sempre il divieto di spostamento tra regioni anche di diverso colore, tranne – di nuovo – per comprovate esigenze.
Come in tutte le regioni, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma e sono sempre valide le limitazioni agli spostamenti dalle ore 22 alle 5. In caso di controlli, deve sempre essere mostrata o compilata al momento l’autocertificazione.
Vengono chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole. Sono aperti anche parrucchieri e barbieri, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Per quanto riguarda i centri commerciali, le uniche attività aperte al loro interno sono i gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, mentre tutti gli altri negozi verranno chiusi. I mercati possono vendere solo generi alimentari.
Come si legge nel testo del nuovo dpcm, “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – ad esclusione delle mense e del catering continuativo”. Tutte queste attività possono fare asporto fino alle 18 (i bar) e fino alle 22 (i ristoranti), mentre è sempre consentito senza limiti di orario ordinare cibo e bevande e domicilio. È questa la principale novità per le attività di ristorazione che si trovano in fascia rossa.
Nelle regioni rosse rimangono chiuse palestre, piscine e circoli, tranne quelli dove si allenano sportivi professionisti. Vietato anche praticare pesca dilettantistica o sportiva, così come la caccia. Sospese tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale, così come gli allenamenti. Si può fare sport “esclusivamente all’aperto e in forma individuale” e in prossimità della propria abitazione, sempre con la mascherina e rispettando il distanziamento sociale.