fbpx
adv-576
<< POLITICA

Il premier Conte all’inaugurazione dell’anno accademico: “…prepariamoci alla rinascita”

| 10 Novembre 2020 | POLITICA

“Il governo è impegnato a fronteggiare questa nuova ondata e resta impegnato sul piano di rilancio nel quale una attenzione primaria verrà assicurata alla formazione e alla ricerca”. Il premier Giuseppe Conte interviene, da Palazzo Chigi, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Luiss parlando di istruzione e coronavirus.

“L’anno che ci aspetta non è semplice. Le pandemie ci sfidano in termini di resilienza ma anche di creatività. Ci dobbiamo preparare, proprio adesso, alla rinascita. Sembrano parole drammaticamente poco attuali ma io le pronuncio con la consapevolezza che, con l’impegno di tutti, riusciremo a tornare ad una vita più serena e a migliorare il nostro Paese”, spiega il presidente del Consiglio in videocollegamento.

Poi l’annuncio: “Abbiamo deciso una deroga nel vincolo della Dad” all’università “per garantire agli studenti di primo anno di svolgere le lezioni in presenza. Dobbiamo garantire la presenza alle matricole delle Università”. Conte non ha dubbi: bisogna assicurare la didattica “in presenza alle matricole” perché è “decisivo il contatto umano”, soprattutto per gli studenti del primo anno “più esposti al rischio dispersione. Si apre una nuova stagione in cui il ruolo dell’università e della ricerca è fondamentale per accompagnare la società attraverso questi cambiamenti che stiamo vivendo. I nostri atenei mai come in questo momento sono chiamati a formare la classe dirigente”, aggiunge Conte.

“Benché la virulenza della seconda ondata costringa l’Italia, come altri Paesi, a concentrare ogni sforzo per assicurare la capacità di tenuta del Sistema sanitario nazionale, il governo è impegnato nella predisposizione del piano di rilancio in cui l’attenzione primaria sarà data agli investimenti in formazione e ricerca. Sono certo – assicura il premier – che sapremo superare ancora un volta le difficoltà che la pandemia ci costringe ad affrontare per proteggere le persone più fragili e per proteggere il bene primario della salute”.

Conte insiste sull’importanza dell’istruzione: “L’Italia ha sempre più bisogno di laureati professionali, è sicuramente il gap che noi paghiamo con altri Paesi. Su questo aspetto dobbiamo colmare questo vuoto” ed “elaborare programmi di dottorato dedicati all’industria e al terziario facilitando i partenariati con gli stakeholder e i privati”.

TAG: coronavirus, premier Conte, università
adv-807
Articoli Correlati