Recuperate le cinque gare della 26° giornata, la serie A, in accordo con tutti i massimi organi del governo, indice uno stop a tutte le manifestazioni sportive fino al 3 Aprile.
Le squadre scendono in campo nel silenzio assoluto, sugli spalti pochissime persone, qualche steward.
Surreale cosa accade a Parma, dove Spal e Parma attendono un ora nei tunnel prima di avere il consenso per giocare la partita.
La squadra ospite porta a casa la gara con un penalty trasformato da Petagna.
A San Siro il Milan, oltre al problema corona virus, si trova ad affrontare anche il problema societario del licenziamento di Boban e Maldini, unici collanti in una situazione già disastrosa.
Il Genoa ne approfitta e nel silenzio tombale di Milano, con Cassata e Pandev, porta a casa i tre punti. Inutile in gol di Ibra nel finale di secondo tempo.
Pochissime emozioni alla Dacia arena nel match tra Udinese e Fiorentina, che termina sullo 0-0.
Da registrare, nel finale, una buona occasione per Chiesa sulla quale Musso si fa trovare prontissimo.
Il Derby d’Italia, si tinge ancora una volta di bianconero, come all’andata.
I nerazzurri provano a spaventare la Juventus nel primo tempo ma non sono mai concreti sotto porta.
Nella ripresa è Ramsey a spezzare gli equilibri con un gol nato da una mischia in area di rigore, risolta dallo stesso gallese.
A metà ripresa bastano 8 minuti alla Joya per mettere la freccia e portare la Juve alla vittoria.
Stop d’esterno, Young mandato al bar, percussione centrale, uno due con Ramsey, finta per portare la palla sul destro, Young, Skrinier e De Vrij mandati a vuoto ed esterno sublime di sinistro a battere Handanovic, giocata spettacolare di Dybala che vale il 2-0 finale.
Nel match del Lunedì, il Sassuolo travolge un ormai spento Brescia.
I neroverdi con un super Ciccio Caputo e il gol di Bogà, regalano una vittoria vitale a De Zerbi.