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La Regione Marche presenta l’artista Raffaello: un calendario ricco di eventi e mostre per il 2020

| 20 Gennaio 2020 | CULTURA
Opera di Raffaello

Il 2020 si presenta come un anno molto particolare per le celebrazioni in onore di Raffaello, cittadino marchigiano, che ha lasciato una grande impronta nell’arte e nella cultura italiana.

Nel cinquecentenario della morte del grande maestro, chi volesse visitare i luoghi nei quali l’artista ha mosso i primi passi, può percorrere un itinerario che ha inizio proprio dalla sua casa natale nelle Marche. Qui L’Annunciazione del padre di Raffaello, Giovanni Santi, assieme a copie ottocentesche di due opere realizzate dal maestro – la Madonna della Seggiola e la Visione di Ezechiele – e ancora l’affresco della Madonna col Bambino attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane, accolgono il visitatore con la loro dolcezza ammaliante.

Un disegno attribuito a Bramante e la raccolta di ceramiche rinascimentali, deposito temporaneo della Collezione Volponi, accanto ad alcuni oggetti strettamente connessi a Raffaello, consentono di entrare in contatto con l’anima del maestro. L’obiettivo della mostra è quello di porre l’attenzione su quell’importante momento della tradizione artistica italiana, al quale viene associato il nome del grande pittore marchigiano.Nella primavera del 2020 è in programma un percorso allestito nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale a Urbino, intitolato Raffaello e Baldassarre Castiglione, che, attraverso la figura dell’autore del Cortegiano, vuole raccontare la cultura di un’epoca straordinaria.

Successivamente dal 4 aprile al 5 luglio Il Museo Pontificio della Santa Casa di Loreto (Ancona) accoglierà un approfondimento dedicato alla “Madonna del velo o Madonna di Loreto” di Raffaello, dando conto della storia di un celebre soggetto caro all’artista una cui replica – oggi perduta – e proveniente dalla bottega dell’urbinate, fu donata all’inizio del XVIII secolo al santuario lauretano. L’esposizione, a cura di Fabrizio Biferali e Vito Punzi, con la consulenza dei Musei Vaticani, ricostruirà le vicende relative ai passaggi di sede del dipinto raffaellesco.

Per proseguire con le celebrazioni dedicate all’urbinate basta spostarsi a Jesi (Ancona) dove, nelle sale dei Musei Civici di Palazzo Pianetti, sarà allestita dal 6 giugno 2020 al 6 gennaio 2021, la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica, a cura di Giorgio Mangani, Francesco P. Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali, Paolo Clini.

Questo appuntamento approfondirà le connessioni tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, punto di riferimento a Roma per poeti, antiquari, artisti, attraverso documenti originali e l’impiego di tecnologie digitali che renderanno possibili le ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi. Urbino sarà, infine, la sede di una serie di eventi legati al nome di Raffaello, tra mostre, convegni, spettacoli, scambi culturali internazionali, manifestazioni sportive, attività ludiche e percorsi di visita.

TAG: Arte, Raffaello, Regione Marche
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