di Giuseppe Criseo
Lo abbiamo sentito ed è stato molto disponibile a esporre il suo punto di vista, su temi di largo interesse, uno per tutti: il rapporto non sempre semplice tra i cittadini e la Magistratura.
Nato a Lugano il 12 maggio 1959, Giuseppe Battarino: magistrato, scrittore e saggista tra gli ospiti illustri della serata “La mia idea non si processa” organizzata da Fratelli d’Italia a Busto Arsizio, moderatore Fabrizio Provera.
Un pomeriggio interessante e di alto profilo, e in cui era presente il famoso magistrato Giuseppe Battarino, di cui vi proponiamo l’intervista.
Il suo iter professionale è lungo e molto interessante, dal 1992 ha svolto le sue funzioni professionali di magistrato in Lombardia e in Calabria, come giudice penale e pubblico ministero; da ultimo è stato Coordinatore dell’Ufficio Gip del Tribunale di Varese prima di passare (gennaio 2015), a collaborare con la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti e gli illeciti ambientali. (fonte Edizioni del Gattaccio)
E’ anche saggista, 2009 ha esordito nella narrativa con il romanzo “Sentieri invisibili” (Todaro Editore), finalista al Premio Falerno. Ha poi pubblicato i racconti “Sotto le campane”, “Fuoco nel cielo” e “Dagli occhi” (da cui è tratto l’omonimo lavoro teatrale); “Nonostante”, nella raccolta “Omicidio al ristorante”; “Una città non più murata”, in “Como si racconta”. È coautore della pièce teatrale “Virginia” e della lettura scenica “Non è ammessa”.
Nel 2011 è uscito il romanzo d’investigazione “Le inutili precauzioni” (Todaro Editore). Nel 2012 è stato insignito del premio “Città di Luino”. Di prossima uscita: “Tempo della giustizia” (Nodo Libri, Como).