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Una scoperta straordinaria a Roma,16 Aprile 1485

| 30 Settembre 2019 | CULTURA

Nel 1485 a Roma, durante dei lavori sulla via Appia, è trovata un antica tomba romana intatta, risalente al I secolo a.C., quindi ai tempi di Cesare e Cicerone. All’interno un corpo di donna immerso in un liquido bluastro profumato (forse il Natron, che gli Egiziani usavano per l’imbalsamazione). La cosa che fa rimanere attoniti gli studiosi dell’epoca è che, nonostante fossero passati circa 1500 anni, la donna è perfettamente integra nel liquido, sembra stesse dormendo.

Riportiamo la descrizione dell’umanista fiorentino Bartolomeo Fonte che l’ ha vista: “Un corpo disposto bocconi, coperto 

d’una sostanza alta due dita, grassa e profumata. Rimossa la crosta odorosa, apparve un volto di così limpido pallore da

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far sembrare che la fanciulla fosse stata sepolta quel giorno. I lunghi capelli neri aderivano ancora al cranio, erano spartiti

e annodati come si conviene a una giovane e raccolti in una reticella di seta e oro.

Orecchie minuscole, fronte bassa, sopraccigli neri, infine occhi di forma singolare sotto le cui palpebre si scorgeva ancora

la cornea. Persino le narici erano ancora intatte e sì morbide da vibrare al semplice contatto di un dito. Le labbra rosse,

socchiuse, i denti piccoli e bianchi, la lingua scarlatta sin vicino al palato. Guance, mento, nuca e collo sembravan

palpitare. Le braccia scendevano intatte dalle spalle sì che, volendo, avresti potuto muoverle. Le unghie aderivano ancora

alle splendide lunghe dita delle mani distese. Petto, ventre e grembo erano invece compressi da un lato e dopo

l’asportazione della crosta aromatica si decomposero. Dorso, fianchi e il deretano invece, avevano conservato i loro

contorni e le forme meravigliose, così come le cosce e le gambe che in vita avevano sicuramente presentato pregi anche

maggiori del viso.”

Il corpo fu portato in Campidoglio e molti pensarono che potesse trattarsi della figlia di Cicerone, cioè Tullia, morta

giovanissima. Migliaia di Romani andarono a vederla…ma dopo pochi giorni il corpo imputridì e il papa Innocenzo VIII,

decise di seppellirla. La sepoltura avvenne nottetempo, in un luogo segreto intorno al Muro Torto dove venivano

normalmente sepolti tutti quelli che morivano senza pentirsi dei propri peccati. Da allora non se ne seppe più nulla.

Ma c’è un’altra leggenda nella leggenda: si dice che quando fu aperta la tomba della ragazza ai suoi piedi c’era una

lampada accesa. Che si spense al contatto con l’aria.

TAG: Cesare, Cicerone, roma
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