Con un discorso carico di proposte ma anche di emotività, Ursula Von der Leyen ha illustrato il suo programma durante la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo segnalando tre punti chiave, quali: un’Europa che guardi al futuro e che rafforzi la propria integrazione, l’avvicinamento dei cittadini alle prossime elezioni europee come complemento delle istituzioni comunitarie e, finalmente, un maggiore supporto alle iniziative provenienti dal Parlamento, cuore della democrazia all’interno dell’Unione.
Evidentemente, il discorso di Von Der Leyen puntava, soprattutto, a convincere i socialisti, i quali volevano ulteriori garanzie sulla tutela dello Stato di Diritto – messa in discussione da casi come l’Ungheria o la Polonia – e la sostenibilità ambientale. Secondo alcuni elementi dell’euro-gruppo S&D. In effetti, la candidata alla Commissione ha ribadito il suo impegno verso un Green Deal nel quale si rispettino gli impegni presi dalla stessa Unione in materia di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, ha sottolineato il carattere universale dello Stato di Diritto e il ruolo della Commissione nella loro tutela e salvaguardia in quanto entità indipendente.
Altri temi affrontati dalla neo-Presidente della Commissione sono ha parlato anche di ribaltare i paradigmi ponendo l’economia al servizio delle persone. Secondo Von Der Leyen, il fatto che le imprese aumentino i loro profitti grazie al mercato unico è una cosa buona, ma ritiene ingiusto che tali profitti non vengano retribuiti attraverso una politica fiscale europea. La candidata del PPE ha parlato anche dell’importanza dell’impegno di FRONTEX nella garanzia della libertà e della sicurezza dello spazio europeo attraverso la sorveglianza delle coste e delle frontiere comuni, ribadendo il bisogno di un sistema di sorveglianza comune basato nella solidarietà.
Anche temi come l’istruzione come diritto comunitario per i più piccoli, la difesa comune e la politica estera hanno fatto parte del discorso trasversale presentato dalla candidata. Per ciò che riguarda la Brexit, Von Der Leyen ha dichiarato “comunque vada, il Regno Unito resterà un partner importante per noi”.
Nella serie di interventi, non sono mancate le contestazioni provenienti, prevalentemente, dai sovranisti e dai verdi. Non è mancato, tra l’altro, il pomposo intervento del leader del Brexit Party Nigel Farage, il quale ha parlato di un “tentativo dell’Unione Europea di prendere il controllo su ogni singolo aspetto delle nostre vite”.
Il sostegno alla Presidenza della candidata del PPE proviene dal centro, mentre, come abbiamo già sottolineato, i verdi e i sovranisti si sono dimostrati contrari alla candidatura. Una volta concretata dal voto del Parlamento, la presidenza di Ursula Von Der Leyen darà il via a una nuova stagione nella quale l’Unione dovrà affrontare il duro compito di consolidarsi superando le sfide interne ed esterne che sono alle porte.