Sembra che non abbia fine questa manovra politica del governo italiano, come non ha fine lo sciame di persone che tentano di mettersi in salvo affrontando la probabile morte nel mare.
La barca a vela Alex dell’ONG Mediterranea Saving Humans, nonostante il divieto di attraccare al porto di Lampedusa ha dovuto ignorare l’alt a fronte dell’impossibilità di raggiungere Malta.
L’imbarcazione che giovedì ha soccorso più di 54 profughi provenienti dalla Libia a bordo di un gommone, è arrivata e salvato queste vite prima che la Guardia Costiera libica intervenisse, se pur opportunamente informata. Le forze libiche non avevano intimato l’alt nemmeno via radio. Successivamente al soccorso una motovedetta libica ha fatto spegnere i motori e ha ricordato che era zona libica, ma la risposta del comandante italiano è stata “voi non c’eravate, loro erano in pericolo. Inoltre via radio è stato richiesto aiuto, ma non vi è stata risposta”. La motovedetta libica è tornata a Tripoli dopo aver rilasciato il disinfettante a bordo su richiesta del Comandante a causa delle condizioni igieniche.
L’imbarcazione non poteva rivolgersi alla Tunisia in quanto porto non sicuro come ricordato più volte, in ultimo dal giudice di Agrigento nel caso Sea Watch3.
Nella notte tra giovedì e venerdì, entrata in acque maltesi, il Comandante ha chiesto tramite e-mail alla maritime rescue coordination center di Roma l’assegnazione del porto di Lampedusa come porto sicuro. In allegato alla e-mail anche Malta e da La Valletta è arrivata la disponibilità del porto sicuro, proposta che sarebbe stata accettata se Malta avesse inviato un mezzo navale a prendere i migranti in quanto la barca a vela di 18 metri non era in condizioni di percorrere 100 miglia con 70 persone a bordo. La Vallata (Malta) ha rifiutato spiegando che la loro disponibilità era una scelta politica, ma oltre questo non sarebbero andati. L’intenzione di arrivare a Malta purché in sicurezza è stata ribadita anche nei contatti con Roma.
La necessità di viveri si è fatta impellente e la risposta, dopo tanta insistenza, da parte della Capitaneria di porto è arrivata con 59 buste con del riso, pane e del fritto. Ovviamente è stato utilizzato tutto ciò che era già a bordo: barrette di cereali e fette biscottate.
Finite anche le scorte di acqua è stato chiesto aiuto e la Capitaneria ha portato 400 bottiglie da 2 litri ad una imbarcazione che ricordiamo è lunga 18 metri e ospitava 70 persone. Il Comandante, spiegando che forse ci poteva essere stato un equivoco e nonostante siano in qualche modo riusciti ad imbarcare tutto ciò quanto ricevuto dalla Capitaneria, in seguito ha dovuto rifiutare altre 400 bottiglie di acqua, per ovvie ragioni di spazio.
Di fronte all’alt e forti della conclusione per la situazione di Carola Rakete, Alex ha ignorato l’alt e si è diretta a Lampedusa. Lì ha attraccato e nonostante la legge gli imponesse di portare a compimento il salvataggio con lo sbarco dei profughi, Salvini ha detto no.
Erano in condizioni disastrose in quanto anche i servizi igienici a bordo non erano più agibili e si sono ritrovati in una situazione che ha del surreale: è stata data la possibilità di utilizzare i servizi igienici del porto nonostante il divieto di sbarco.
Vi erano 41 profughi ancora a bordo, gli altri sono stati fatti sbarcare in questi giorni per emergenze mediche, nel pomeriggio è salito a bordo un medico per controllare le condizioni di salute di tutti i presenti sulla barca. L’assistenza medica è stata richiesta dal capo missione di Mediterranea Erasmo Palazotto.
Nonostante l’hotspot di Lampedusa sia al collasso il sindaco fa sapere che li accoglieranno.
Lo sbarco nella serata di ieri 6 luglio e il mezzo è stato posto sotto sequestro e l’equipaggio indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Intanto a Taranto nella notte tra venerdì e sabato sono sbarcati 83 immigrati sull’isola di San Pietro, ma purtroppo, gli scafisti sono scappati. A largo di Lampedusa un’altra nave che batte bandiera tedesca attende il consenso per il diritto all’attracco e allo sbarco. Questa è la Sea Eye con 65 migranti a bordo. La Germania si rende disponibile ad accogliere alcuni di questi sempre con la speranza che l’Europa metta fine a questo braccio di ferro tra Salvini, le sue fake news e le ONG.