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Taranto, diossina a +916% dal 2017 e scuole chiuse

| 3 Marzo 2019 | CRONACA, IL FORMAT

Situazione Ex-Ilva peggiorata a Taranto dove il sindaco Rinaldo Melucci ha dovuto chiudere due scuole (Deledda e De Carolis) del rione Tamburi, inoltre ha vietato lo svolgimento di attività che comportino il contatto con il terreno o l’inalazione di polveri provenienti da questo; ha disposto quindi il trasferimento di 708 persone tra studenti, docenti e personale.

Nello specifico incriminata con analisi del terreno è l’area della Salina grande, zona già precedentemente controllata a causa degli extra valori registrati di arsenico, berillio, CH>12 (idrocarburi), stagno, tallio, vanadio e cobalto. I livelli di diossina rilevati dalle centraline sparse per Taranto hanno registrato un aumento del 916 per cento rispetto al 2017 nella zona della Masseria del Carmine, livello già raggiunto nel 2009 quando fu ordinato l’abbattimento di oltre 1120 capi idi bestiame fra ovini e caprini.

Gli ambientalisti Angelo Bonelli e Vincenzo Fornaro ritengono necessario presentare un esposto alle autorità per una nuova inchiesta “Ambiente svenduto 2” poichè, a quanto pare nulla è stato concluso con quanto fatto negli anni precedenti in quanto dichiarano “l’inquinamento a Taranto non è mai cessato”.

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Il sindaco Melucci ha dichiarato “Noi ad Arpa stiamo formulando un invito a produrre in tempi brevi, e con metodologie appropriate, dati certi, che siamo ragionevolmente convinti restituiranno tranquillità ai bambini. Siamo tutti consapevoli che bisogna muoversi con grande cautela. Ne ho parlato anche col prefetto di Taranto, ma non potevamo esimerci dal prendere questa decisione. Nella settimana prossima convocheremo sia il commissario di Governo alla bonifica, Corbelli, che tutti gli altri soggetti interessati. Sulla qualità dell’aria, bonifiche, ristoro ambientale, ora vogliamo una parola di chiarezza a partire dal ministro dell’Ambiente”.

I genitori si preparano a chiedere il fermo per gli impianti in attesa di adeguamenti ai piani ambientali e intanto Barbara Lezzi, ministro per il sud dichiara l’inserimento nel prossimo provvedimento utile dell’abolizione dell’immunità penale per i gestori del siderurgico in caso di violazione delle norme ambientali e di tutela della salute dei cittadini.

Nel pomeriggio del 2 Marzo si è svolta una assemblea spontanea in piazza, nel quartiere Tamburi. In attesa dell’incontro tecnico fra dirigenti di istituto ed esponenti istituzionali che si terrà mercoledi 6 Marzo, i genitori fanno sapere che vogliono partecipare nonostante sia stato dato il permesso solo ai rappresentanti d’istituto. Intanto il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha chiesto all’Ispra di effettuare controlli e accertamenti, per verificare se i valori rilevati tramite le centraline Arpa sia corretto.

I dati allarmanti sull’inquinamento, l’indifferenza istituzionale che ha permesso di nuovo di arrivare a questo punto, semmai si fosse fatto qualche reale miglioramento e la correlazione tra tumori e inquinamento, come già riportato da Antonia Mincuzzi (Referente del registro tumori dell’Asl di Taranto “La situazione rimane critica nel comune capoluogo, che presenta eccessi per molte sedi tumorali, soprattutto nel sesso maschile. Sulla base della letteratura, depongono a favore di un presumibile coinvolgimento della condizione ambientale e lavorativa, oltre che degli stili di vita della popolazione residente”; non fanno ben sperare.

TAG: Città di Taranto, governo, Regione Puglia, salute
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