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Un’altra luce: il significato della canzone di Nino D’Angelo e Livio Cori

| 20 Febbraio 2019 | CULTURA

Un’altra luce è la canzone di Nino D’Angelo e Livio Cori  che ha debuttato a Sanremo 2019, una canzone che purtroppo è arrivata al 24° posto ma ha lasciato un’impronta importante piena di significato. Un duetto che vede dialogare un ragazzo con un uomo più adulto di lui, e in questo possiamo vedere le caratteristiche dei due stessi cantanti, appunto Nino D’Angelo e Livio Cori. Nel testo di Un’altra luce i cantanti  dialogano tra loro in uno scambio che descrive molto bene la loro esperienza reale: uno guarda al più adulto come un esempio, l’altro  guarda al più giovane con un cuore pieno d’affetto. E in effetti il rapporto tra Nino e Livio è proprio questo: il primo è un pilastro della canzone napoletana con una carriera lunghissima alle spalle, l’altro è un emergente, già piuttosto famoso, che guarda  Nino D’Angelo come un esempio. Il giovane Livio, durante Sanremo, ha rilasciato una breve intervista: “Cantare con Nino è un onore. Lui è il re di Napoli, il maestro che ha ispirato tanti artisti che oggi fanno urban, Rn’B e hip hop. La sua canzone “Senza giacca e cravatta” è un mito! Per questo ho voluto solo lui nel mio primo disco, che la nostra canzone sanremese che mette a confronto due generazioni di “ragazzi napoletani”.

Mentre Nino D’Angelo è al suo sesto Sanremo, Livio Cori è esordiente al festival. Ma chi è questo giovane cantante napoletano? Livio Cori ha 28 anni, nasce come rapper ed è napoletano doc, originario dei quartiere spagnoli. Ha già alle spalle una discreta gavetta, ma il suo primo album “Montecalvario – Core senza paura”, esce l’8 febbraio. Livio ha anche partecipato come attore alla terza stagione di Gomorra. Su di lui circolano delle voci molto interessanti: a più riprese infatti è circolata l’indiscrezione che Livio Cori è Liberato, vale a dire il misterioso cantante napoletano autore delle hit “9 Maggio” e “Tu t’è scurdat e me”. Liberato ha ottenuto negli ultimi due anni un enorme successo, ma nessuno sa chi sia veramente e quale sia il suo volto. Considerando che lo stile musicale di Liberato è molto simile a quello di Livio Cori, molti pensano che i sospetti siano fondati. Livio Cori però ha negato tutto. Anche Nino D’Angelo ha espresso una sua opinione e ha affermato che portare al festival una canzone napoletana è per lui un onore perché il napoletano secondo lui non è un dialetto ma una lingua.

TAG: Festival di Sanremo, Livio Cori, Nino D'Angelo, Sanremo 2019
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