fbpx
adv-341
<< POLITICA

M5S-Lega: un’infinita e illimitata campagna elettorale

| 23 Novembre 2018 | POLITICA

In un momento di estasi e di follia il cd. governo del cambiamento ha deciso di non correggere una manovra fatta di incoerenze e di calcoli sbagliati. Il governo di due e di nessuno ha deciso di andare avanti nonostante i richiami alla responsabilità da parte di un’Europa che vede l’Italia sempre più a rischio e sempre più lontana dalla stabilità necessaria per proseguire all’interno della Comunità Europea.

Il grande giorno è arrivato quando il governo Conte si è vista bocciare la manovra da parte dell’Unione Europea. Nulla di nuovo, nulla di inaspettato. Di Maio e Salvini hanno ottenuto ciò che volevano: sfidare le istituzioni europee con una manovra sbilanciata e successivamente bocciata per aprire un conflitto frontale con i vertici dell’UE.

Far scivolare le istituzioni europee verso l’avvio di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia fa parte della lista dei  desideri Gialloverdi. Infatti, l’ampio consenso di questo governo dipende e dipenderà sempre da una permanente campagna elettorale fondata sulla necessità di un nemico comune al quale attribuire la colpa della propria inefficacia e delle mancate promesse che, man mano che trascorre il tempo, non riusciranno più a mantenere.

La sfida all’Europa non è altro che l’ennesimo tentativo maldestro di distrarre l’attenzione dai problemi reali attraverso una narrazione che unisca gli elettori attorno un ‘nemico comune’, in questo caso i “Burocrati di Bruxelles”. Si tratta della solita strategia portata avanti da ogni regime inefficace che cerca di coprire le proprie carenze con i soliti slogan privi di senso e le solite dichiarazioni di guerra ai mulini di vento (come Don Chisciotte).

Nonostante, quando l’incapacità di un governo porta delle conseguenze dirette alla vita sociale ed economica di una Nazione non bastano i nemici comuni né la propaganda. Il consenso inizierà a svanire man mano che le promesse non verranno mantenute e, se entrambi i partiti non riusciranno a garantire un po’ di “normalità” nella vita politica del paese, Di Maio e Salvini dimostreranno di essere stati due avventurieri che volevano arrivare lì per togliersi una soddisfazione personale senza sapere cosa fare una volta ottenuto il potere.

L’eccessivo ricorso alla propaganda e il basso rendimento del governo attuale dimostrano quanto i pentaleghisti soffrano la sindrome del populista, che li vede incastrati all’interno di un’infinita campagna elettorale senza mai assumere la responsabilità di chi, in questo momento, occupa “le poltrone”. Chissà quando governeranno, non lo faranno di certo ora che si avvicinano le Elezioni Europee.

TAG: campagna, gialloverdi, Lega, M5S, populismo, UE
adv-44
Articoli Correlati